L'immigrazione, tema centrale che una sinistra troppo ideologica fa fatica ad affrontare

L'immigrazione, tema centrale che una sinistra troppo ideologica fa fatica ad affrontare
Caro direttore, non vorrei sembrare una persona che specula su un episodio gravissimo come lo stupro da poco consumatosi a Catania, tuttavia mi sembra sia possibile una pacata...

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Caro direttore,
non vorrei sembrare una persona che specula su un episodio gravissimo come lo stupro da poco consumatosi a Catania, tuttavia mi sembra sia possibile una pacata considerazione. Dopo la tremenda uccisione di Giulia Cecchettin abbiamo assistito a un finimondo mediatico contro il fantomatico "patriarcato" esercitato dispoticamente dal maschio bianco eterosessuale colpevole di ogni nefandezza anche a causa del "suo passato" coloniale (per quanto assurdo ho sentito anche questa). E ora? Ora che la violenza è stata perpetrata da immigrati irregolari discendenti da poveri colonizzati tutto tace a sinistra e le flebili voci che si odono sono tutte tese a difendere gli accusati da derive razziste. Quasi che, come scritto qualche anno fa dal grande intellettuale francese Pascal Bruckner, lo stupro commesso da immigrati sia "meno stupro". Però prima o poi anche la sinistra, almeno la più moderata, dovrà porsi il problema di come gestire, anche da questo punto di vista, migliaia di immigrati irregolari che arrivano nel nostro Paese.


Lorenzo Martini
Stanghella (Padova)


Caro lettore,
la violenza su una donna è sempre un atto odioso e spregevole. Eviterei dunque i paragoni che sono impropri nella quasi totalità dei casi e assai raramente contribuiscono a comprendere le ragioni profonde che scatenano questi comportamenti orribili e spesso tragici. Lei però solleva anche un altro tema, ossia il rapporto tra la sinistra, e più in generale le forze progressiste, e l'immigrazione. Su questo punto la mia opinione è piuttosto chiara: la sinistra italiana sembra incapace di prendere atto che l'immigrazione e il suo impatto sulla società vanno affrontati criticamente sul piano politico, non con gli slogan buonisti o accodandosi passivamente a chi teorizza l'accoglienza sempre e comunque.


All'estero, in qualche Paese, ad esempio la Germania, stanno nascendo forze politiche progressiste che si pongono il problema di come gestire l'immigrazione, come affrontarne concretamente gli effetti, spesso molto problematici, che ha sulla nostra società e che nella maggior parte dei casi colpiscono o penalizzano soprattutto le classi meno abbienti. Cioè quelle che un tempo erano in Italia il riferimento sociale della sinistra. E che in larga parte oggi votano invece per il centrodestra. Anche perché la sinistra si rifiuta, ideologicamente, di fare i conti con alcuni dei temi cruciali del nostro presente e del nostro futuro. E l'immigrazione è certamente uno di questi. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino