Egregio Direttore, seguendo svogliatamente la diretta tv dal Senato per la fiducia al governo Conte, improvvisamente ho avuto un sobbalzo nel sentire l’intervento della...
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seguendo svogliatamente la diretta tv dal Senato per la fiducia al governo Conte, improvvisamente ho avuto un sobbalzo nel sentire l’intervento della senatrice a vita Liliana Segre. Una donna molto anziana e minuta ma piena di dignità, ribadiva con fermezza le proprie convinzioni: parlava di diritti per i migranti, per le minoranze nomadi e quelle religiose, dichiarando totale opposizione all’eventualità di qualsiasi legge speciale antidemocratica. Concetti incontrovertibili per una Repubblica democratica, pensieri condivisibili che riecheggiavano perentoriamente nell’ambiente surreale di un Senato ammutolito. Che strana sensazione! Ma la non celata espressione di ostentata superiorità che traspariva sulle facce di alcuni autorevoli ministri pervenuta dai banchi del Governo, lascia presagire che gli intenti siano altri. Si continua a fare leva sulle paure ragionando di pancia, non c’è posto per la coscienza.
Silvano Lorenzon
Maserada sul Piave
Caro lettore,
l’intervento al Senato della senatrice a vita Liliana Segre è stato una testimonianza di grande valore civile.
Il Gazzettino