Gli italiani non cercano l'uomo del destino

Gli italiani non cercano l'uomo del destino
Gentile Direttore, le elezioni legislative in Francia hanno dato la vittoria al nuovo Partito di Macron. La Francia, si sa, è rivoluzionaria: basta ricordare la Rivoluzione...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Gentile Direttore,
le elezioni legislative in Francia hanno dato la vittoria al nuovo Partito di Macron. La Francia, si sa, è rivoluzionaria: basta ricordare la Rivoluzione francese del 700, che abbattè l'ancien regime e cambiò il volto dell'Europa. Ora anche in Italia tutti sono entusiasti per Macron.

Ma qui da noi, se pure è apparso un Macron, gli italiani non lo seguono, non lo vogliono; si preferisce non cambiare o affidare la protesta e la speranza al populista millantatore, al solito pulcinella sbucato dal nulla. Spero che l'esempio della Francia ci aiuti a distinguere e a scegliere.
Flora Dura
Treviso


Cara lettrice,
in Italia non avremo un Macron, ma se c'è un elemento che è emerso con chiarezza dal voto di domenica è proprio questo: gli italiani sanno e vogliono scegliere. Devono però essere messi nelle condizioni di farlo. E perché ciò accada non è necessario che spunti l'ennesimo uomo del destino.
Alle comunali dove si fronteggiavano candidati conosciuti, espressione del territorio e di coalizioni politicamente omogenee, non sono prevalsi voti di protesta o generici mal di pancia. E i movimenti o le forze politiche che su questo facevano affidamento sono stati penalizzati e sconfitti. Gli elettori hanno dimostrato di saper distinguere e di voler scegliere chi dovrà amministrarli.
Anche l'affluenza al voto in molte realtà è stata significativamente alta, certamente più alta che in Francia dove, nonostante Macron, si è recato alle urne meno del 50 per cento degli elettori. In politica, non meno che in altri ambiti, funziona la legge della domanda e dell'offerta: se molti cittadini non vanno a votare o si rifugiano nel voto di protesta è perché spesso l'offerta dei partiti è giudicata inadeguata e insufficiente. E la colpa, se questo accade, non è degli elettori. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino