Le colpe del fascismo sono chiare, ma nessun atto può giustificare le stragi di innocenti a guerra finita

Le colpe del fascismo sono chiare, ma nessun atto può giustificare le stragi di innocenti a guerra finita
Come ogni anno, in questi giorni, torna la polemica sulle tragiche vicende delle Foibe istriane. Sono convinto che in questa fase politica del nostro Paese vi siano forti spinte a...

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Come ogni anno, in questi giorni, torna la polemica sulle tragiche vicende delle Foibe istriane. Sono convinto che in questa fase politica del nostro Paese vi siano forti spinte a varie forme di revisionismo, spesso direttamente o indirettamente strumentali ai disegni delle forze di destra. Il film Rosso Istria, non a caso appena uscito, dà una visione unilaterale e strumentale degli eventi; con l'obiettivo di far apparire solo i partigiani titini come carnefici sanguinari. Di conseguenza, come comunista non pentito, ritengo doveroso stimolare una breve riflessione su questa controversa pagina di storia, ferma restando la pietas e il rispetto per le vittime, tutte le vittime. Ritengo necessario ricordare ai lettori che furono le truppe nazi-fasciste ad invadere proditoriamente il regno di Jugoslavia, nazione che si era dichiarata neutrale fin dall'inizio della guerra. I popoli di quello che fino ad allora era stato uno stato sovrano e indipendente, si ribellarono e lottarono sotto la giuda del maresciallo Tito contro gli eserciti stranieri che avevano occupato e devastato le proprie terre. Pagarono la riconquista della libertà con tre anni di una guerra di liberazione sanguinosissima, che provocò un milione e mezzo di morti, fra partigiani e popolazione civile. Le Foibe, purtroppo, furono una delle tragiche conseguenze di una catena di odi e di vendette che, sciaguratamente, andò avanti alcuni mesi dopo la fine della guerra. Ciò va condannato, ma non deve servire ad occultare gli errori e gli orrori del fascismo, e i lutti, le devastazioni e le sofferenze, che quel regime ha provocato.

Dario Marini
(P.C.I. Padova)

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Caro lettore,

le colpe e le responsabilità del fascismo e dei fascisti sono chiare e acclarate. Nessun revisionismo potrà negarle. E chi ha combattuto per la Liberazione merita rispetto e gratitudine. Ma non esiste alcun atto di guerra per quanto efferato che possa giustificare i delitti perpetrati a conflitto concluso contro civili e innocenti. Né in Italia né altrove. Questo deve essere un punto fermo. Per tutti. Chi si è macchiato di questi atrocità, chi ha approfittato del clima politico post Liberazione per regolamenti di conti è un delinquente ed un assassino e come tale va considerato e condannato, anche se militava nelle organizzazioni che hanno contribuito a liberare il proprio Paese dal nazi-fascismo. E parlando di foibe forse è anche il caso di ricordare che i partigiani titini non hanno contribuito a restituire al proprio Paese nessuna libertà. Hanno contribuito invece a instaurare, in quella che oggi è la ex Jugoslavia, una dittatura che per violenza e negazione di ogni libertà aveva poco da invidiare a quella fascista. Ciascuno ha tutto il diritto di rimanere fedele ai propri ideali, ma la storia non si può dimenticare né cancellare. Il nazi-fascismo e stato una delle grandi tragedie del 900. Ma non è stata l'unica. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino