Caro direttore, il voto contrario dei membri di Forza Italia in Commissione di Vigilanza della Rai nei confronti del designato della Lega Marcello Foa, giustificato per il mancato...
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il voto contrario dei membri di Forza Italia in Commissione di Vigilanza della Rai nei confronti del designato della Lega Marcello Foa, giustificato per il mancato coinvolgimento degli alleati nella scelta del candidato, evidenzia più che una questione di principio, un malcelato rancore di Berlusconi verso Matteo Salvini per averlo superato nella consultazione elettorale del 4 marzo. Sperando non nasconda dell'altro da tutelare. Stupisce che ad un personaggio di indiscussa intelligenza e autorevolezza sfugga lo scontento d'un popolo defraudato di un indirizzo liberale promesso quanto ingiustificatamente accantonato. Lo afferma uno che alle ultime elezioni si è sacrificato ancora una volta concedendo a Berlusconi l'onore delle armi, ovvero non un nemico, ma un elettore tradito e disorientato: un sentimento alquanto diffuso tra i simpatizzanti, quanto sottovalutato. Con il rifiuto di collaborare per assegnare l'incarico a Marcello Foa la presidenza della Rai, il leader di Fi nemmeno sospetta la contrazione di consenso conseguente all'inopportuna scelta. Né prevedo una riflessione riparatoria ancora possibile per scongiurare il peggio, più verosimile un incomprensibile no definitivo per intonare il de profundis alla fine d'una carriera politica.
Renzo Nalon
Venezia
Caro lettore,
la politica ha le sue ragioni che la ragione spesso non conosce.
Il Gazzettino