È caduta la maschera dei 5 Stelle, ma l'autocritica non fa parte del bagaglio di chi vive in un mondo irreale

È caduta la maschera dei 5 Stelle, ma l'autocritica non fa parte del bagaglio di chi vive in un mondo irreale
Caro Direttore, ciò che mi ha stupito della sconfitta dei 5stelle alle recenti elezioni regionali non è tanto la perdita di milioni di voti, quanto l'assenza di...

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Caro Direttore,
ciò che mi ha stupito della sconfitta dei 5stelle alle recenti elezioni regionali non è tanto la perdita di milioni di voti, quanto l'assenza di qualsiasi autocritica da parte della base. Mentre qualcuno dei vertici (Di Battista, Barbara Lezzi) ha ammesso duramente la débacle, i militanti incolpano i grandi giornali, i corrotti e i ladri che si approprierebbero dei voti altrui mediante favori, il popolo ignorante che non saprebbe discernere. In Veneto i 5stelle pur essendo pentastellato l'unico ministro veneto del Governo - hanno racimolato un umiliante 2% prendendo un quinto dei voti rispetto alle precedenti regionali, eppure legga sui social la mancanza assoluta di umiltà degli iscritti, che incolpano non meglio precisati poteri forti senza ammettere la propria pochezza. È questo atteggiamento che li porterà alla rovina politica.


Luca Alfonsi
Cortina d'Ampezzo


Caro lettore,

l'autocritica non fa parte, non dico del bagaglio culturale, ma neppure dell'atteggiamento mentale e del modo di essere dei militanti e anche di molti dirigenti 5stelle. I pentastellati sono cresciuti politicamente raccontando e immaginando un mondo irrimediabilmente e banalmente diviso in due: da una parte i buoni (loro), dall'altra i cattivi (tutti gli altri); da una parte i puri (loro), dall'altra gli impuri (tutti gli altri). In questo mondo irreale loro non si sarebbero mai alleati con nessuna altra forza politica perché nessuno meritava di potersi alleare con loro e in questo stesso mondo irreale bastava un vaffa per risolvere i problemi. Solo gli errori, l'insipienza delle altre forze politiche ha permesso che un movimento così concepito potesse diventare la prima forza politica italiana. Adesso però la maschera è caduta; arrivato nelle stanze del potere M5S è naufragato mettendo in mostra tutti le sue incapacità e i drammatici limiti della sua visione politica e della sua proposta. Anche gli elettori se ne sono accorti e il consenso sta precipitando. Ma naturalmente chi è entrato in politica credendo di avere le stimmate del migliore, del puro e del diverso non può accettare tutto questo. E incolpa gli altri. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino