Nei sondaggi il M5s cala e la Lega cresce, ma è un travaso di voti in mancanza di un'alternativa

Nei sondaggi il M5s cala e la Lega cresce, ma è un travaso di voti in mancanza di un'alternativa
Egregio Direttore, non ho mai dato molto peso ai sondaggi nemmeno in campagna elettorale perchè spesso i risultati delle elezioni li hanno stravolti. ...

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Egregio Direttore,
non ho mai dato molto peso ai sondaggi nemmeno in campagna elettorale perchè spesso i risultati delle elezioni li hanno stravolti.

Comunque, guardando alla situazione attuale, penso che il calo del M5S sia una logica conseguenza della loro politica del NO (Tav, Tap, trivelle, non dimentichiamo che per causa loro abbiamo perso anche le Olimpiadi di Roma), della decrescita felice che propugnano e che piace tanto agli elettori del M5S e molto meno a chi non li ha votati, della insipienza di alcuni loro ministri (me ne vengono in mente subito due : Toninelli e Castelli). L'unico risultato che hanno ottenuto, anche se non nella sostanza che avrebbero desiderato, è il tanto propagandato reddito di cittadinanza, la cui efficacia sarà da dimostrare nei prossimi mesi.
Quello che ritengo esagerato è il consenso raccolto da Salvini che in campagna elettorale si era battuto per il contrasto alla immigrazione, distruzione totale della legge Fornero e flat tax. A parte il primo punto ottenuto con metodi che hanno fatto discutere (ma i rimpatri a che punto sono?), per gli altri due punti mi pare si tratti di una classica vittoria di Pirro. Credo che saranno le prossime elezioni europee di maggio a dare un giudizio definitivo sul governo giallo-verde.
Giuseppe Macchini
Padova
Caro lettore,
i sondaggi vanno sempre presi con beneficio di inventario. Ma indicano delle tendenze. E quella che vede all'interno della maggioranza di governo, M5S in flessione e la Lega in crescita è una costante ormai da alcuni mesi. Credo si spieghi non tanto con i risultati di governo quanto con il fatto che oggi, a causa dell'assenza di un'alternativa vera all'attuale maggioranza, la dialettica politica si consuma in gran parte all'interno della stessa coalizione. E quindi anche i comportamenti elettorali risentono di questo clima.
In altre parole: chi teme la politica e le scelte (o meglio le non-scelte) dei pentastellati punta sulla Lega per arginarli. Al contrario una parte di chi considera la Lega un pericolo o non ne condivide le posizioni ritiene più utile puntare su M5S, perché freni Salvini, che sulle forze di sinistra ritenute in questo momento scarsamente credibili come reale alternativa di governo.

Le prossime elezioni europee ci diranno de questa tendenza trova conferma e in quale misura non solo nei sondaggi ma anche nella realtà del voto. E le conseguenze sulla tenuta del governo saranno tutte da verificare. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino