Stimato Direttore, mi sembra che Lei, da giornalista equilibrato, stia diventando in quanto a vaccini alquanto fanatico, anche se il flop di questi farmaci si fa sempre più...
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Stimato Direttore,
mi sembra che Lei, da giornalista equilibrato, stia diventando in quanto a vaccini alquanto fanatico, anche se il flop di questi farmaci si fa sempre più evidente: vaccinati e non vaccinati trasmettono in ugual misura (Fauci dixit), la ripetizione dei richiami (4a dose in arrivo) ne indica la limitata azione di protezione e i positivi crescono a dismisura nei Paesi con più vaccinati...
Così con Djokovic, nella rubrica di sabato scorso, ha accusato tra le righe il campione di aver voluto fare il furbetto. Al contrario: Djokovic ha semplicemente richiesto la dovuta prescrizione medica (che le stesse case farmaceutiche prevedono nel bugiardino), che gli è stata negata, e perciò ha ricevuto l'esenzione. Ciò che sta facendo l'Australia è indecente per uno Stato democratico e mi sorprende che lei si lasci trascinare in questa furia iconoclasta che fa solo male alla società dividendo buoni e cattivi in base a quante dosi una persona ha ricevuto.
Michele Tronchin
Caro lettore,
non sono un fanatico dei vaccini e non divido la società in buoni e cattivi.
Il Gazzettino