Distanziamento sociale: un'espressione del tutto sbagliata e infelice. Da abolire

Distanziamento sociale: un'espressione del tutto sbagliata e infelice. Da abolire
Gentile Direttore il clamoroso svarione linguistico che parla di distanziamento socialee non piu' correttamente di distanziamento fisico come precisato dall'Organizzazione...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Gentile Direttore
il clamoroso svarione linguistico che parla di distanziamento socialee non piu' correttamente di distanziamento fisico come precisato dall'Organizzazione Mondiale della Sanita' rischia di generare equivoci e andrebbe cassato. Il legame sociale va invece alimentato ,rafforzato e promosso come concetto benevolo,positivo. Il lessico come ben sappiamo non e' cosa di poco conto e merita onesta' intellettuale,prima ancora di quella filosofica e antropologica. Una preghiera a chi di dovere: ,ristabiliamo la giusta terminologia.


Mauro Lama
Treviso


Caro lettore,


il coronavirus non ha solo cambiato le nostre vite, ha anche introdotto nel nostro linguaggio termini del tutto nuovi, spesso mutuati dalla lingua inglese, che sono diventati improvvisamente di uso comune. Chi mai, al di fuori di strette cerchie di addetti ai lavori, prima di questa pandemia, aveva sentito parlare di lockdown o di cluster? Chi prima faceva un uso corrente di termini come asintomatici o paziente zero? Una ricerca condotta negli Stati Uniti ha rivelato che da quando il virus ha cominciato a svilupparsi, le parole più ricercate nella rete attraverso Google sono state: epidemia, pandemia, chiusura. Ma anche le parola libertà e isolamento hanno suscitato negli utenti della rete un'attenzione prima del tutto sconosciuta. Tutto ciò ci fa capire quanto importante sia il linguaggio e quanto profonda possa essere la sua influenza. Per questo, come lei sottolinea giustamente, la definizione di distanziamento sociale usata per indicare i comportamenti corretti da mantenere per evitare di trasmettere il virus o di esserne vittima, è sbagliata. Lo è dal punto di vista etimologico, perchè il distanziamento richiesto dalle autorità sanitarie è fisico non sociale. E' la distanza geografica, misurata in centimetri o metri, tra una persona e un'altra. Riguarda cioè le pratiche concrete che ciascuno individualmente deve mettere in atto per ridurre la diffusione del virus quando si trova o si incontra con altre persone. Ma l'uso della espressione distanziamento sociale è sbagliata anche dal punto di vista del messaggio implicito che porta con sè. Perchè presuppone la creazione di confini sociali. Di barriere. Quando invece la crisi sanitaria ed economica che stiamo vivendo suggerirebbe l'esatto contrario: cioè evitare l'isolamento delle persone, in particolare quelle più marginali dal punto economico o culturale. Quindi sono pienamente d'accordo con lei: smettiamola di parlare di distanziamento sociale. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino