Stipendi parlamentari, il problema non è quanto guadagnano, ma quanto sono efficienti

Stipendi parlamentari, il problema non è quanto guadagnano, ma quanto sono efficienti
Caro Direttore in questo benedetto paese, dove il debito pubblico supera i 2000 miliardi di euro, c'è un record folle: paghiamo parlamentari, consiglieri regionali,...

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Caro Direttore
in questo benedetto paese, dove il debito pubblico supera i 2000 miliardi di euro, c'è un record folle: paghiamo parlamentari, consiglieri regionali, giudici più di ogni altro paese civile. Ho letto in questi giorni che i morigerati parlamentari grillini hanno rendicontato spese per cene e pranzi pari a 49.000 euro e per alloggio 108.00 euro, cose folli! Il fatto è che questi signori, tutti e dico tutti percepiscono stipendi folli, hanno rimborsi stratosferici e innumerevoli benefit. Il ragazzino Di Maio, che vuole diventare papa, senza aver mai fatto il chierichetto, propone il dimezzamento dello stipendio, io sono più drastico, lo farei attraverso un referendum popolare. Chi aspira a diventare parlamentare non deve percepire più di 3000 euro/mese, vedrete come si assottiglieranno le domande, non si può continuare a stipendiare più di 10000 soggetti, professionisti della politica, il 75% dei quali serve solo a scaldare le sedie dorate, questi paladini del popolo sono forieri di pessime virtù ed ottimi vizi.

Alessandro Dittadi
Mogliano Veneto


Caro lettore,

non credo che il vero problema sia quanto guadagnano i parlamentari, ma la loro efficienza e il loro grado di competenza. Chi rappresenta il popolo e ha l'onere e l'onore di guidare la Nazione e di legiferare è giusto che sia pagato in modo adeguato al suo ruolo. Purché lo svolga in modo efficace, trasparente e coerente con il programma con cui si è presentato alle elezioni. So che è molto popolare sostenere che bisogna tagliare gli stipendi dei politici. Ci sono partiti che ne hanno fatto la loro bandiera e i risultati li stiamo vedendo. Certamente ci sono privilegi e prebende intollerabili e disparità ingiustificabili (che un parlamentare qualsiasi guadagni il doppio o il triplo del sindaco di una grande città è semplicemente assurdo) che andrebbero eliminati. Ma non è riducendo i compensi dei politici che ne si aumenta la qualità e l'efficienza. Anzi si corre il rischio di allontanare dell'impegno politico esponenti della società civile che potrebbero invece contribuire ad elevare il tasso di competenza. Come sempre bisogna stare attenti alle scorciatoie: talvolta portano fuori strada. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino