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Buongiorno Direttore,
ho visto in un programma TV il ministro della cultura Sangiuliano inveire in un comizio prelettorale in Abruzzo, contro i comunisti del Partito Democratico e della sinistra, che, secondo il ministro, occupano tutti gli ambiti culturali del nostro paese. Voglio soffermarmi sul rilancio della pregiudiziale comunista del ministro, che ricordo, fu il cavallo di battaglia di Silvio Berlusconi e mi chiedo: ma davvero parlare oggi alla gente comune accusando di comunismo l'altra parte politica fa acchiappare voti? È forse una reazione alle accuse da sinistra di non riconoscersi nell'antifascismo?
Emanuele Ponchio
Caro lettore,
sono d'accordo con lei: spesso la retorica, tanto quella anticomunista che quella antifascista, servono a mascherare la mancanza di argomenti.
Il Gazzettino