Potrà Conte evitare il naufragio dei Cinquestelle? Per ora la sua parabola politica ricorda quella di Monti

Potrà Conte evitare il naufragio dei Cinquestelle? Per ora la sua parabola politica ricorda quella di Monti
Caro direttore non so se Giuseppe Conte abbia poteri taumaturgici, ma il restyling, o forse sarebbe meglio dire la rifondazione, del novello Lazzaro Movimento 5Stelle da lui...

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Caro direttore
non so se Giuseppe Conte abbia poteri taumaturgici, ma il restyling, o forse sarebbe meglio dire la rifondazione, del novello Lazzaro Movimento 5Stelle da lui annunciato, richiede veramente un miracolo. Dal movimento barricadero dell'apriremo il Parlamento come una scatola di tonno alla forza liberal democratica secondo il recente Di Maio pensiero, la parabola del grillismo si chiude con Conte, al quale forse non resta che trasformarlo in una corrente esterna del Pd. E che la metamorfosi termidoriana del M5S sia compiuta, lo dimostra lo scontro interno fra i suoi esponenti. Sul programma, sulla linea politica, sul posizionamento? Ma quando mai! Sul doppio mandato, in altre parole sulle ricandidature, sui seggi in Parlamento. Il tutto in attesa dei titoli di coda!


Umberto Baldo
Abano Terme


Caro lettore, 


se Giuseppe Conte avesse avuto poteri taumaturgici li avrebbe usati quando era a capo del governo invece di affidarsi a discutibili personaggi come il suo onnipresente portavoce Casalino o il super commissario ai vaccini, alle mascherine e ai banchi con le rotelle Arcuri. Si dice spesso che dopo questa crisi sanitaria nulla sarà come prima. Certamente per la politica italiana sarà così. E tra i cambiamenti metteremo nel conto anche il tramonto, già avviato, dei 5 stelle. Le beghe di queste settimane sulla piattaforma Rousseau, lo scontro sul secondo mandato, le continue fughe degli eletti in Parlamento (in 100 tra deputati e senatori hanno finora abbandonato il movimento), i tentativi di accreditarsi come forza politica atlantica mentre il fondatore Grillo strizza l'occhio alla Cina, sono solo i segnali di una crisi profonda e inarrestabile che anticipa la fine di un'esperienza politica che ha portato alla nascita di un movimento che tutt'oggi è la prima forza politica del Parlamento italiano. E non credo che Giuseppe Conte saprà evitare questo naufragio. Al massimo potrà garantire una scialuppa di salvataggio a qualche esponente del fu movimento che, negli intenti delle origini, doveva aprire come una scatola di sardine l'Italia. Qualcuno in passato in un eccesso di acritico entusiasmo ha paragonato Conte ai pochi grandi statisti della storia italiana. Forse ci sbaglieremo, ma in questo momento la sua parabola politica ricorda più quella di un altro ex premier, Mario Monti. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino