Ci si copre di ridicolo alzando lo spauracchio del fascismo

Ci si copre di ridicolo alzando lo spauracchio del fascismo
Caro direttore, mi rifiuto di credere che gli italiani del terzo millennio si lascino influenzare dallo spauracchio del fascismo. C’è chi si è costruito la propria fortuna...

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Caro direttore,

mi rifiuto di credere che gli italiani del terzo millennio si lascino influenzare dallo spauracchio del fascismo. C’è chi si è costruito la propria fortuna sull’antifascismo, continuando a fare il partigiano pro domo sua per tutti i settant’anni dalla fine della guerra. Mi rifiuto di credere che ci siano ancora rappresentanti del popolo od aspiranti tali, convinti di essere l’ultimo diaframma ancora resistente in grado di scongiurare una dittatura governata da un uomo solo al comando.


Credo di essere in buona compagnia quando penso che tutto il can can montato attorno alla legge elettorale sia orchestrato ad arte da chi teme non la perdita di democrazia della Nazione, ma la possibilità attraverso i cosiddetti contrappesi (patronati, sindacati, fondazioni, ordini professionali, organizzazioni “spontanee” di protesta, movimenti no profit, no tav, no expo ed altre decine di “parti sociali”) di governare l’economia, la società, le istituzioni anche quando non sono designati a farlo dalla volontà popolare espressa attraverso il voto democratico.



Leonardo Agosti

Cadoneghe (Padova)



Caro lettore,


purtroppo siamo circondati da persone (politici, intellettuali, capi e capetti) che presumono molto da se stesse, disprezzano intimamente gli altri e non si rassegnano all'idea che la gran parte della gente comune possa, qualche volta o spesso, non pensarla come loro. Di fronte a ciò non sanno fare altro che lanciare anatemi e disegnare foschi orizzonti. Il più classico in Italia è quello dell'avvento di un nuovo Duce. In realtà chi, ad ogni pie' sospinto, evoca il ritorno del fascismo, dimostra non solo carenza di argomenti, ma soprattutto una scarsa considerazione del popolo italiano che, avrà pure mille difetti e ridotto senso dello Stato, ma, da questo punto di vista, è ampiamente vaccinato dalla tragica e triste esperienza del Ventennio. Certo, nelle società moderne la democrazia è sottoposta ha mille e più insidie. Va tutelata e maneggiata con cura, anche perchè, esattamente come accade per la libertà, se ne capisce l'importanza solo quando comincia a mancare. Ma non è alzando, un giorno sì e l'altro pure, lo spauracchio del fascismo che si fa un buon servizio alla democrazia. La si ridicolizza. E ci si copre di ridicolo. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino