In Catalogna hanno vinto gli indipendentisti, ma ora va trovata una soluzione politica

In Catalogna hanno vinto gli indipendentisti, ma ora va trovata una soluzione politica
Egregio direttore, alla fine il popolo catalano, a cui era stato vietato di fare un referendum sull'indipendenza, ha votato e il responso elettorale è chiaro a...

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Egregio direttore,
alla fine il popolo catalano, a cui era stato vietato di fare un referendum sull'indipendenza, ha votato e il responso elettorale è chiaro a chiunque. Gli indipendentisti hanno trionfato. La Catalogna non ne vuol sapere di essere Spagna. Vuole fare da sè. Essere completamente autonoma e indipendente. Al governo spagnolo, dopo tale pronunciamento popolare, non resta che prenderne atto. E così pure al re che, in modo un po' avventato, si era schierato contro i catalani.

Luigi Bison
Padova



Caro lettore,

mi sembra evidente che nelle elezioni catalane abbia perso il premier spagnolo Mariano Rajoy e abbia vinto lo schieramento dei partiti indipendentisti. Il primo ministro è stato il più determinato fautore della linea dura contro il presidente catalano Puigdemont e i suoi alleati. Ha voluto il voto a breve termine nella convinzione di poter riportare rapidamente la situazione sotto il suo controllo e gli unionisti al governo. È stato sconfitto su tutta la linea: ha trasformato le elezioni in un referendum pro o contro l'indipendenza e ha perso nettamente. Ora dovrà prendere atto del fallimento della sua strategia e venire ai patti, ma da posizioni di minor forza, con i suoi avversari. Al contrario, i partiti indipendentisti, nonostante i molti errori commessi e l'assenza sul campo di alcuni leader costretti a fuggire all'estero o rinchiusi in carcere, sono riusciti a portare a votare un numero straordinario di catalani. Nonostante il giorno feriale e la prossimità delle vacanze natalizie, giovedì oltre l'84 per cento degli aventi diritto si è recato alle urne: un vero record. E il risultato è chairissimo: gli indipendentisti hanno vinto. Ora c'è solo da sperare che, da entrambi i fronti, si abbassino le armi e i toni. Il responso popolare non lascia dubbi sulla volontà separatista dei catalani e questo è un dato politico importante che il governo centrale spagnolo, a questo punto, non può più ignorare. Ma la soluzione che va trovata è politica. Le azioni giudiziarie e le contrapposizioni di piazza devono lasciar posto al confronto e alla trattativa. Altre strade non esistono. O portano verso sbocchi pericolosi. Per tutti. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino