Anche i baby pensionati sono privilegiati ma questa non è una buona ragione per non tagliare i vitalizi

Anche i baby pensionati sono privilegiati ma questa non è una buona ragione per non tagliare i vitalizi
Caro direttore, leggo sul nostro giornale che gli ex deputati veneti si riuniranno per preparare la loro offensiva contro il decreto salva-vitalizi. I nostri ex onorevoli sono...

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Caro direttore,
leggo sul nostro giornale che gli ex deputati veneti si riuniranno per preparare la loro offensiva contro il decreto salva-vitalizi. I nostri ex onorevoli sono indignati anche perché qualcuno (in particolare il vice premier Di Maio) li ha definiti ladri e parassiti e rivendicano l'importanza del loro ruolo. «Abbiamo dato la vita per il Paese, abbiamo lavorato per le istituzioni», afferma convinto Luciano Righi, il presidente dell'Associazione ex parlamentari veneti della Repubblica. Sinceramente avrei qualcosa (anzi molto) da ridire su come alcuni deputati e senatori hanno servito nel corso degli anni le istituzioni. Ma non importa. La domanda che mi faccio è un' altra: non si rendono conto questi signori che la gente, quella che loro rappresentavano in parlamento, interpreta il loro atteggiamento come una intollerabile difesa corporativa di un privilegio? Se davvero sono servitori delle istituzioni, perché non accettano ciò che le istituzioni, cioè il parlamento, ha deciso? O le istituzioni servono solo quando fa comodo?

Alessandro Tonon
Vicenza


Caro lettore,

lasciamo perdere insulti e battute da campagna elettorale. Gli ex deputati ed ex senatori non sono né ladri né parassiti: hanno incassato quanto era previsto da norme e leggi dello Stato. Né più né meno di quanto hanno fatto, per esempio, quei dipendenti pubblici che sono diventati baby pensionati e da decenni ricevono un assegno previdenziale pur avendo lavorato per 15 anni. Il punto è un altro: quei vitalizi, esattamente come le baby pensioni, sono ingiusti. Nel senso che sono il risultato non solo dei contributi versati, ma di un meccanismo premiante che, a spese dei contribuenti, consente agli ex membri del parlamento di godere di congrui vitalizi. Si tratta dunque di ricalcolarli sulla base di quanto effettivamente versato da ciascuno. Conosco l'obiezione a questo ragionamento: giusto, ma ci sono tanti italiani che hanno goduto negli anni di trattamenti pensionistici favorevoli e incassano più di quanto versato. Verissimo anche questo. Ma come sempre, per cambiare, da qualche parte bisogna pur iniziare. E non credo sia sbagliato farlo da coloro che hanno avuto l'onore di rappresentare il popolo. E che forse hanno anche votato quelle leggi che tanti privilegi pensionistici hanno concesso. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino