Il campo largo è ormai un campo minato e Conte fa di tutto per cercare di svuotare il Pd

Il campo largo è ormai un campo minato e Conte fa di tutto per cercare di svuotare il Pd
Egregio direttore, dopo aver dato a tutti e per anni lezioni di moralità e di etica, il Pd o almeno alcuni suoi importanti dirigenti si trovano al centro di indagini della...

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Egregio direttore,

dopo aver dato a tutti e per anni lezioni di moralità e di etica, il Pd o almeno alcuni suoi importanti dirigenti si trovano al centro di indagini della magistratura. Per la neppure tanta celata gioia di Giuseppi Conte che con il suo Movimento 5 stelle ne approfitta per assestare qualche bel ceffone alla Schlein nella speranza di portargli via un po' di voti. Mi sembra di poter dire che ormai il campo largo sia diventato una pia illusione.


Luca P.
Pordenone


Caro lettore,
mi pare evidente che il campo largo sia ormai un campo minato in cui il leader dei Cinquestelle Giuseppe Conte non fa nulla per disinnescare gli eventuali ordigni, ma anzi si dà da fare per predisporne di nuovi e al momento opportuno farli esplodere. Fuori di metafora bellica, l'obiettivo pentastellato è chiaro: indebolire il Pd e lucrare consenso con la speranza, già alle prossime elezioni europee, di ottenere più voti del partito alleato-concorrente di Elly Schlein. Come si è visto chiaramente in Puglia, ma non solo, il campo di battaglia scelto da Conte è innanzitutto la cosiddetta questione morale. Una bandiera e insieme un'arma politica che il principale partito di sinistra ha spesso sventolato come un tratto inscindibile del proprio Dna (l'espressione com'è noto fu coniata da Enrico Berlinguer in una celebre intervista) e usato spesso in passato per indebolire e colpire gli avversari. Ma che ora gli si sta inesorabilmente rivoltando contro.

Conte, è l'accusa che proviene da molti esponenti dem, sta sfruttando in modo spregiudicato le difficoltà "morali" del Pd rispolverando slogan noti e di facile presa almeno su una parte dell' elettorato. Ma il Partito democratico e i suoi vertici cosa hanno fatto perché ciò non accadesse e non esplodessero casi come quelli recenti di Torino o della Puglia? In queste due regioni sono stati eletti, si sono formati e affermati alcuni degli esponenti di punta del presente e del recente passato del partito. Possibile che nessuno conoscesse o avesse mai avuto sentore di ciò che le indagini della magistratura hanno fatto ora emergere? Perché, com'è chiaro, non stiamo parlando di singoli episodi ma di reti, di sistemi di potere e di raccolta del consenso ramificati e consolidati negli anni. Ora Conte ha buon gioco ad usare la legalità per mettere in difficoltà gli alleati democratici. Ma l'impressione è che Elly Schlein prima di costruire un campo più largo, deve fare anche un po' di pulizia nel suo di campo.

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Il Gazzettino