Ad assolvere Berlusconi non sono stati dei marziani, ma dei magistrati espressione di una giustizia efficiente

Ad assolvere Berlusconi non sono stati dei marziani, ma dei magistrati espressione di una giustizia efficiente
Egregio direttore,  Silvio Berlusconi è stato assolto a Siena per il caso Ruby Ter. Come era prevedibile. E`un film...

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Egregio direttore, 


Silvio Berlusconi è stato assolto a Siena per il caso Ruby Ter. Come era prevedibile. E`un film già visto. La sinistra manda avanti i magistrati per eliminare Berlusconi per via giudiziaria visto che non riesce a farlo attraverso le urne. E la stampa di sinistra e gli elettori di sinistra cavalcano la notizia. Poi però i giudici non abboccano e puntualmente assolvono Berlusconi. Povera Italia! Ma è possibile una cosa del genere in paese civile come il nostro? Esprimo solidarietà al cavalier Berlusconi e condanno certi magistrati di sinistra.
Emanuele Biasi 
San Polo di Piave (TV)

Caro lettore,


l'assoluzione al processo Ruby ter di Silvio Berlusconi - con formula piena va sottolineato - non farà cambiare idea ai detrattori, politici e morali, del leader di Forza Italia, ma fornisce certamente nuovi e validi argomenti a chi invece ritiene che il Cavaliere sia stato vittima nel corso di questi anni di un vero e proprio accanimento giudiziario: un uso disinvolto e mirato della giustizia a fini politici. C'è però anche un altro aspetto su credo ci si debba soffermare. Ad assolvere Berlusconi non sono stati dei marziani, ma dei magistrati. Forse un po' diversi da altri loro colleghi alla perenne ricerca di notorietà, fortemente collusi con la politica e spesso anche impegnati in partite di potere dagli oscuri contorni. Ad emettere la sentenza di Siena sono stati comunque degli uomini e donne in toga che hanno decretato il proscioglimento dell'ex premier in tempi rapidissimi, poco più di un'ora, e dopo aver anche respinto una richiesta di ricusazione avanzata nei loro confronti dai legali dello stesso Berlusconi. Insomma la sensazione è che a Siena abbiamo avuto un esempio di giustizia efficiente e non condizionata da interessi e valutazioni che non siano esclusivamente quelle giudiziarie. In un Paese normale questa non dovrebbe essere neppure una notizia. Ma l'Italia, come sappiamo, almeno per ciò che riguarda i rapporti tra politica e giustizia, non è un Paese normale. Anche se continuiamo a sperare che possa prima o poi diventarlo. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino