Affondare i barconi degli scafisti una risposta forte, ma adeguata

Affondare i barconi degli scafisti una risposta forte, ma adeguata
Caro direttore, il governo italiano teme che UE e ONU non diano il permesso di affondare, per impedire che ripartano, i barconi, dopo lo sbarco degli immigrati. Da cittadino, mi...

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Caro direttore,

il governo italiano teme che UE e ONU non diano il permesso di affondare, per impedire che ripartano, i barconi, dopo lo sbarco degli immigrati. Da cittadino, mi auguro che ciò non venga mai autorizzato. Non sono per niente benevolo verso gli scafisti, non sono contrario ad azioni di violenza, quando davvero non ci siano altre scelte e come rimedio estremo a mali estremi. E’ mia personale opinione, però, che una tale azione, più che di ordine pubblico, sarebbe un’azione di guerra o quanto meno comporterebbe pericolo di guerra.




E’ più desiderabile che i barconi vengano sequestrati e gli scafisti dovutamente arrestati e condannati. Compiere tali azioni belliche potrebbe creare difficoltà molto gravi. Inoltre, non sappiamo mai di quali paesi siano cittadini quei trasportatori contro i quali si vorrebbe usare le armi. Se appartenessero a stati a loro volta protetti da altri più potenti, i cui governi cercassero il casus belli, il pretesto per cercare conflitti, ciò verrebbe offerto a questi ultimi su un piatto d’argento. Le azioni, legittime, necessitano anche di non essere sproporzionate.



Antonio Sinigaglia

Selvazzano




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Caro lettore,

ogni reazione deve essere adeguata all'azione che l'ha scatenata. Tantopiù quando si parla di uso della forza. Affondare i barconi nei porti, per impedire che carichino i profughi e bloccare quindi sul nascere l'immondo commercio di disperati, a me pare una risposta certamente forte ma adeguata alla drammatica situazione che si è creata. Purtroppo quello che stiamo affrontando non e' un semplice problema di gestione di flussi migratori. È un'emergenza umanitaria e politica che gruppi criminali, alcuni dei quali collegati al terrorismo islamico, stanno sfruttando senza scrupoli.



Una risposta decisa si impone. Del resto la strategia di affondare i barconi nei porti di partenza è la stessa adottata contro i pirati in altri paesi africani e qualche risultato l'ha dato. L'alternativa è che altre tragedie come quella accaduta nei giorni scorsi si ripeta. Ed è ciò che dobbiamo in tutti i modi evitare. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino