​Il reale peso di Landini tra gli avversari di Renzi

​Il reale peso di Landini tra gli avversari di Renzi
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Caro direttore,

trovo veramente singolare che tutti gli opinionisti vedano un Renzi senza avversari in grado di impensierirlo quando è ormai invece del tutto evidente che un avversario pericolosissimo ce l'ha, eccome e se l'è cercato lui stesso tirando in ballo l'articolo 18. Si tratta del sindacalista della Fiom Maurizio Landini, uno che ha la terza media e che ha cominciato a lavorare a 15 anni facendo l'apprendista saldatore, pericolosissimo per Renzi perchè ha grande carisma associato a un'energia prorompente, ed è il rappresentante ideale di milioni di poveri; e come tale, in grado di trovare consenso nell'area del non voto (alle recenti europee al 40% contro il 25% di Renzi).




Inoltre è persona che Grillo non può rifiutare come alleato. Voglio fare una previsione. Alle elezioni nazionali, fra qualche anno, il partito delle larghe intese Renzi-Berlusconi (Pd-centrodestra) dovrà fare i conti con la coalizione Grillo-Landini (5 Stelle-Sinistra) e sarà una partita dall'esito tutt'altro che scontato.



Giovanni Moccia

Venezia




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Caro lettore,

non so se considerare la sua previsione azzardata, suggestiva o preoccupante. Forse tutte e tre le cose insieme. Personalmente non ho del leader della Fiom, Landini, la sua stessa opinione. Non credo sia un personaggio da sottovalutare, ma più che per le sue qualità per le sue ambizioni che sono quelle di trasformare (e ciò in parte è già avvenuto) la Fiom-Cgil in un sindacato-partito, rappresentante cioè non di interessi particolari, quelli dei lavoratori metalmeccanici, ma collettivi.



In questo Landini si sta dimostrando più abile e duttile dei suoi predecessori, anche se alla fine il suo linguaggio e la sua proposta politica sono il risultato di un mix tutt'altro che inedito tra populismo e neo-operaismo. Ma ciò che è più preoccupante nello scenario che lei propone è la condizione di Paese "anormale" a cui l'Italia sarebbe secondo lei condannata. Da un lato il polo della strana alleanza sinistra-destra, dall'altro il polo dei populisti. Sarò privo di fantasia, ma preferirei poter vivere in un Paese più normale dove conservatori e progressisti si confrontano, si scontrano e si alternano al governo. Ma forse anche questa è un'illusione. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino