La Svizzera non le concede la doppia cittadinanza perché la vegana-animalista si batte in difesa delle mucche. Ebbene sì, nell’era il cui “il cibo...
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Forse non tutti lo sanno ma quel Paese che, nell’immaginario collettivo, è fatto di cioccolata e puntualità, in realtà ha un sistema rigidissimo per cui abitare lì e varcare i confini nazionali richiede, oltre a documenti in perfetta regola, anche certe attitudini. Nancy, burocraticamente non ha niente fuori posto ma è stata etichettata come “fastidiosa”. La donna, infatti, vegana e animalista spassionata, si batte da lungo tempo in difesa delle mucche contestando l’uso dei campanacci che sono costrette a portare al collo: rumorosi e dolorosi dal momento che pesano circa cinque chili. I concittadini, però, hanno vissuto le interviste e le proteste pubbliche come un affronto alle tradizioni (e in Svizzera, tra gli altri requisiti per ottenere la cittadinanza, c’è anche la familiarità con le abitudini, i costumi e le tradizioni del luogo). Così, l'assemblea comunale del comune elvetico le ha negato il passaporto con 144 no su 206 per la seconda volta. La battaglia della Hunt non si arresta perché il caso della 42enne è ora all'esame del Consiglio di Stato (esecutivo locale). Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino