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«Il vaccino per il coronavirus non sarà pronto in tempo per una potenziale seconda ondata». L'ultimo studio di Oxford frena (ancora) gli entusiasmi per lo sbarco - in tempi brevi - di un vaccino contro il Covid. John Bell, 68 anni, professore di medicina regio all'Università di Oxford, sostiene che la maggior parte dei vaccini impiega circa otto anni per svilupparsi, mentre la ricerca sul Covid-19 va avanti solo da otto mesi. Una sperimentazione su un vaccino sviluppata congiuntamente da Oxford e dal produttore farmaceutico Astra Zeneca è considerata la migliore speranza per creare un vaccino che possa aumentare l'immunità al Covid-19. Il dottor Bell dice che il vaccino sarà pronto entro l'inizio del prossimo anno, ma ha aggiunto: «Non abbiamo intenzione di battere la seconda ondata ora». Non sarebbe possibile, tanto che al Daily Telegraph aggiunge: «Probabilmente ora siamo all'inizio della seconda ondata, ma un vaccino potrebbe arrivare al limite verso la fine dell'ondata stessa».
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«Probabilmente siamo circa tre o quattro mesi avanti rispetto a chiunque altro con un vaccino pratico».
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L'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) aveva segnalato AstraZeneca come la più promettente. Il vaccino è in fase avanzata di sperimentazione clinica negli Stati Uniti, Gran Bretagna, Brasile e Sud Africa e sono previsti ulteriori studi in Giappone e Russia.
Il Gazzettino