Playboy fa retromarcia, torna il nudo in copertina: «Eliminarlo è stato un errore»

Playboy fa retromarcia, torna il nudo in copertina: «Eliminarlo è stato un errore»
Un anno fa la decisione fu accolta come una svolta storica. Non sono passati neanche dodici mesi dal marzo 2016 ed è già tempo di fare marcia indietro:...

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Un anno fa la decisione fu accolta come una svolta storica. Non sono passati neanche dodici mesi dal marzo 2016 ed è già tempo di fare marcia indietro: Playboy ha deciso di riportare le donne senza veli in copertina, riappropriandosi di uno dei tratti distintivi che hanno reso celebre il magazine. «Eliminare totalmente il nudo dalle nostre copertine è stato un errore - ha annunciato in un tweet Cooper Hefner, figlio 25enne del fondatore, direttore creativo della rivista - Oggi ci riappropriamo della nostra identità e reclamiamo chi siamo». 


Playboy riavvolgerà il nastro già a partire dal numero di marzo-aprile, quando tornerà in edicola con una playmate nuda sotto la quale campeggerà il nuovo (si fa per dire) slogan, affidato on line all'hashtag #NakedIsNormal. «Il punto - ha continuato Hefner - non è la nudità, che non è mai un problema. Il punto è il modo in cui trattavamo la nudità: un modo che era superato». Non a caso, mentre da un alto ricompariranno alcune storiche sezioni come "The Playboy Philosophy" e "Party Jokes", Playboy ha rinunciato al sottotitolo di copertina "Entertainment for men".

Una scelta dovuta alla necessità di accaparrarsi lettori tra le nuove generazioni nell'era digitale dove il nudo è a portata di click. La rivista, come riporta la Bbc, perde lettori a vista d'occhio ed è entrata in un trend negativo dal quale pare non riesca più a uscire: basti pensare che nel 1970 la rivista arrivò a vendere fino a 5,6 milioni di copie contro le appena 700mila dello scorso anno. Numeri che si reggono ancora oggi grazie alla forza del brand e a quel coniglietto con il papillon stampato su prodotti che vanno dai cosmetici ai gioielli e dai quali provengono gran parte delle entrate. 


E se il nudo non potrà bastare per invertire il trend, saranno le tematiche affrontate a tentare di attrarre i nuovi lettori. «Sarà sempre il marchio di uno stile di vita focalizzato sugli interessi degli uomini - conclude ancora Cooper Hefner - ma se i ruoli di genere continuano a evolversi nella società, dobbiamo farlo anche noi». Non a caso il primo numero di questa “nuova” era ospiterà un saggio dell'attrice britannica Scarlett Byrne, la Pansy di Harry Potter e fidanzata di Cooper Hefner, dal titolo “Free the Nipple”, letteralmente “liberiamo il capezzolo”, movimento nato negli Stati Uniti «per cambiare le leggi sull’allattamento in pubblico e i topless femminili». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino