Peta: «Se mangi pollo in gravidanza, tuo figlio avrà il pene piccolo»

Gli animalisti di Peta (People for Etichal Treatments of Animals) da anni sono noti in tutto il mondo per azioni eclatanti e per bizzarri annunci contro il consumo di prodotti di...

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Gli animalisti di Peta (People for Etichal Treatments of Animals) da anni sono noti in tutto il mondo per azioni eclatanti e per bizzarri annunci contro il consumo di prodotti di origine animale. Questa volta, però, sono riusciti a superarsi.


A finire sotto le accuse dell'associazione, questa volta, c'è il consumo di pollo durante la gravidanza. L'ultimo annuncio di Peta si basa su uno studio commissionato dalla NIH (National Institutes of Health), l'agenzia sanitaria statunitense, nel 2008. Quello studio si basava sui ftalati, composti chimici esteri dell'acido ftalico, contenuti nella plastica e, in misura minore, anche in alcune carni e nell'acqua corrente.
 


Gli animalisti sostengono che mangiare pollo durante la gravidanza può influire significativamente sulla lunghezza del pene del nascituro. «Più pollo mangiate, più il pene di vostro figlio sarà piccolo», il semplice monito di Peta. La relazione della NIH, in realtà, è stata strumentalizzata dal gruppo animalista. Nello studio si evinceva una relazione tra la quantità di ftalati nel corpo della futura mamma e le dimensioni del pene dei nascituri, ma non c'è alcun riferimento ad una diretta correlazione tra la quantità di pollo mangiato durante la gravidanza e lo sviluppo sessuale futuro del bambino. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino