Roma, meteorite di ghiaccio sfonda un'auto, indaga la Procura: «É caduto da un aereo»

Roma, meteorite di ghiaccio sfonda un'auto, indaga la Procura: «É caduto da un aereo»
Chi ha sentito lo schianto aveva pensato a una bomba o per lo meno a un grosso petardo. Ed invece a fare rumore tanto da sfondare un'auto una sera di maggio a Monteverde era...

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Chi ha sentito lo schianto aveva pensato a una bomba o per lo meno a un grosso petardo. Ed invece a fare rumore tanto da sfondare un'auto una sera di maggio a Monteverde era stato un blocco di ghiaccio piovuto dal cielo, forse da un aereo di passaggio. Una palla di una ventina di chili che squarcò il parabrezza di una Toyota Aygo parcheggiata a Monteverde e distruggendo cambio, cruscotto e sedili. Una palla che poteva uccidere. Sul caso la procura di Roma ha aperto un fascicolo con l'ipotesi di reato di danneggiamento. Un'indagine che punta all'individuazione dell'autore o della causa del danneggiamento, ma viste le difficoltà degli accertamenti potrebbe rivelarsi difficile da perseguire. L'obbiettivo è raggiungere almeno una prima certezza: la provenienza di quel monolite di ghiaccio. Il pm Francesco Saverio Musolino, titolare del fascicolo, ha deciso di disporre una perizia sul reperto (la parte centrale, di una decina di chili, è rimasta integra) conservato su disposizione del magistrato. Eventuali sostanze individuate nel ghiaccio potrebbero aiutare la ricerca e la ricostruzione di quello che è accaduto.

Il perito dovrà innanzitutto accertare se si tratti o meno di un blue ice, ovvero un blocco che si può formare sulle ali degli aerei a causa della perdita di liquidi dal loro interno, e che in passato ha provocato anche feriti. Tanto che il legale che assiste la vittima del danneggiamento, l'avvocato Vincenzo D'Audino, non esclude l'ipotesi di reato di getto da aeromobili in volo o violazione degli obblighi di sicurezza e del codice della navigazione. Il magistrato, per ora, sembra escludere la ricostruzione con la collaborazione dell'Enav di tutti i velivoli di passaggio quella sera su Roma. Un accertamento troppo dispendioso.
 
LA VITTIMA

A dare l'allarme intorno alle dieci era stata proprio la proprietaria dell'Aygo, Fabiola Nacci, che aveva parcheggiato l'auto in via Giacomo Folchi, vicino casa. «Dal balcone al mio compagno era sembrato di vedere in auto una busta bianca in auto che non avevo lasciato - ha raccontato la donna - Allora sono scesa e ho trovato il parabrezza e il cruscotto completamente distrutti da un enorme blocco di ghiaccio frantumato con l'impatto in pezzi molto grandi. Ho avvertito subito la polizia. Ora mi sono ritrovata senza auto. Il costo della riparazione è più alto del valore del mezzo». «Ascoltando i vicini verso le 21.15 avevano sentito un forte botto - ha continuato - come fosse una bomba, ma uscendo in balcone non avevano visto niente. Poco prima però avevano sentito passare un aereo».
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Il Gazzettino