Critica il nuovo lavoro su Facebook: mamma single licenziata prima di cominciare

Kaitlyn Walls
Sentirsi dare della stupida da un utente che ha commentato il suo rovinoso post su Facebook era il meno che potesse aspettarsi. D'altra parte, anche se oggi versa lacrime...

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Sentirsi dare della stupida da un utente che ha commentato il suo rovinoso post su Facebook era il meno che potesse aspettarsi. D'altra parte, anche se oggi versa lacrime amare e dice di sentirsi una fallita guardando sua figlia piangere, Kaitlyn Walls, una 27enne di Colony, in Texas, l'ha fatta davvero grossa.


Era alla disperata ricerca di un lavoro che le consentisse di andare avanti e accudire sua figlia che deve mantenere con le sue sole forze, in quanto mamma single. Quando lo ha trovato, presso un asilo nido, ha pensato bene di scrivere a chiare lettere su Facebook che lei odiava quel tipo di lavoro. Ha ottenuto un risultato da record: prima ancora di entrare in servizio è stata licenziata dai titolari del nido che avevano letto il suo post.







Resta un mistero come si possa ancora oggi essere così ingenui da scrivere pubblicamente affermazioni che equivalgono a un suicidio professionale. Kaitlyn racconta di aver pianto dopo essere stata riempita di insulti sulla propria pagina Facebook da sconosciuti, tra i quali c'è anche chi l'ha equiparata alla peste bubbonica. Dice che lei non voleva far male a nessuno. E' vero: l'ha fatto solo a se stessa.



«Avevo proprio bisogno di quel lavoro - dice - Sono una mamma single, sto cercando di farcela da sola. Pubblicare quel post è stato un grosso errore, non mi aspettavo reazioni tanto negative. La comunità online mi ha letteralmente assalita, un sacco di ragazze mi hanno attaccato dicendo che non voglio avere bimbi intorno, ma non è vero: io non odio i bambini, anch'io ne ho una e la amo da morire. Adesso mi sento una fallita guardando mia figlia piangere: per colpa della mia stupidità ho paura di non essere in grado di trovare un lavoro. Ora ho imparato la lezione: non pubblicherò mai più una cosa del genere».



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Il Gazzettino