OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Boom di casi di streptococco nel nostro Paese. Da mesi i pediatri hanno lanciato l’allarme sui rischi di una diffusione di questa infezione che torna quindi a preoccupare le autorità sanitarie, sia a livello nazionale, sia internazionale.
Pillola anticoncezionale gratis per tutte le donne di tutte le fasce d'età, la decisione dell'Aifa
Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) e l’Ufficio regionale dell’OMS per l’Europa hanno segnalato un aumento dei casi, dopo un periodo di ridotta incidenza delle infezioni da streptococco di gruppo A osservato durante la pandemia di COVID-19, ma con un rialzo che si era già verificato a fine 2022.
Il mal di gola causato dallo streptococco va diagnosticato con il tampone faringeo e curato con antibiotici. Può causare complicanze anche gravi. Ecco la guida del Bambino Gesù.
I SINTOMI
Il dolore tipico del mal di gola è un segno dell'infiammazione che può coinvolgere solamente la faringe (faringite) oppure anche le tonsille (faringotonsillite). Di solito, le faringiti e le faringotonsilliti causate da virus sono accompagnate da altri segni tipici delle malattie virali, come il raffreddore, la congiuntivite, la raucedine o la diarrea. In caso di mal di gola, le tonsille possono essere aumentate di volume, arrossate e ricoperte da un materiale biancastro. Il termine tecnico è essudato: si tratta delle cosiddette placche biancastre causate dalla reazione del sistema immunitario all'infezione.
QUANDO È STREPTOCOCCO
Purtroppo nemmeno il pediatra più esperto, con la sola visita è in grado di affermare con certezza se la faringotonsillite è causata o meno dallo streptococco. Per la diagnosi, occorre dimostrare la presenza dello streptococco con il tampone. Le faringotonsilliti da streptococco beta emolitico di gruppo A (SBEGA) sono le uniche che richiedono un trattamento antibiotico. Non bisogna mai iniziare la terapia antibiotica se non è stato prima eseguito un tampone.
LA CURA
La terapia può abbreviare e attenuare il mal di gola, ma ha principalmente lo scopo di prevenire le complicanze, come la malattia reumatica, la glomerulonefrite acuta post-infettiva o la PANDAS (dall'inglese Pediatric Autoimmune Neuropsychiatric Disorders Associated with Streptococcal Infections, vale a dire disturbi neuropsichiatrici infantili autoimmuni associati a infezioni da streptococco).
La malattia reumatica, che si presenta con febbre, dolori e gonfiori articolari e che coinvolge spesso il cuore, si manifesta dopo un'infezione da streptococco beta-emolitico di gruppo A. Colpisce con maggiore frequenza i bambini fra i 5 e i 15 anni, mentre al di sotto dei 4 anni è rara. Per garantire la prevenzione della malattia reumatica, la terapia antibiotica deve essere iniziata entro 9 giorni dall'inizio del mal di gola. Quindi non abbiamo fretta: per iniziare l'antibiotico, possiamo aspettare tranquillamente il risultato del tampone.
L'antibiotico di scelta è sempre l'Amoxicillina. L'80% degli streptococchi è resistente agli antibiotici appartenenti alla classe dei macrolidi (tipo la Claritromicina o l'Azitromicina) che quindi vanno evitati.
La glomerulonefrite acuta post-infettiva è caratterizzata dalla comparsa di urine di colore scuro, segno della presenza di globuli rossi, di ipertensione arteriosa, di tumefazioni (edemi) e di una contrazione dell'emissione di urina (diuresi). Le PANDAS sono caratterizzate dalla comparsa di un disturbo ossessivo-compulsivo associato o meno a tic.
PORTATORI DI STREPTOCOCCO
Esiste un'alta frequenza di portatori di streptococco. In altre parole, il batterio è presente nella gola di una percentuale di bambini tra il 5 e il 20% senza causare una vera e propria infezione. Nei portatori di streptococco la terapia è completamente inefficace. Per questo, non ha senso trattare un bambino con tampone positivo, ma senza sintomi (quindi senza mal di gola e senza febbre). Per la stessa ragione, è altrettanto futile eseguire un tampone alla fine della terapia antibiotica.
Leggi l'articolo completo suIl Gazzettino