«Non mi sono pentito per niente»: così Alfonso Signorini, direttore di Chi, è tornato stamattina a La telefonata di Maurizio Belpietro su Canale 5 a parlare delle polemiche...
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«Ieri nell'Italia che sprofonda sotto l'acqua, nella crisi, nella disoccupazione, che dalla Camera al Senato l'intera classe politica si sia occupata del caso di Marianna Madia è assurdo - aggiunge - Esiste una considerazione ludica e una di sostanza: rivendico il mio diritto a divertire e far divertire.
E aggiunge: «Non sono preoccupato dei provvedimenti dell'Ordine, mi sanzionino pure. L'ordine dovrebbe occuparsi di ben altre violazioni come le foto di bambini e di cadaveri, di quello dovrebbe indignarsi«. »Non volevo offendere Madia - sottolinea - quindi non devo chiedere scusa. Se si fosse sentita offesa?...se una donna arriva ad essere ministro è intelligente, una donna intelligente non dovrebbe offendersi, dovrebbe farsi una risata». In passato accusato di essere portavoce di Arcore, oggi di Matteo Renzi. Lui col cono gelato è stato pubblicato sull'Economist. Ma senza la battuta. Avrei voluto farla io la battuta. Renzi è un uomo che affascina, è un grande comunicatore e sa dove vuole arrivare. Siamo tutti in attesa che dalle 'parole passi ai fatti. Durerà? Secondo me dovremmo sorbirlo per altri 20 anni». E chiude: «Se Chi è il secondo giornale più letto in Italia, vuol dire che milioni di italiani si divertono con me». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino