OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
In Italia cibi e bevande sono sei volte più sicuri di quelli degli altri Paesi. Lo dice un'analisi della Coldiretti, realizzata sulla base dell'ultimo rapporto dell'Agenzia europea per la sicurezza alimentare (Efsa). Lo studio ha analizzato 96.302 campioni di alimenti in vendita nell'Unione Europea, fornendo uno spaccato della presenza dei residui di pesticidi su frutta, verdura, cereali, latte e vino. Dall'analisi emerge inoltre che i prodotti agroalimentari extracomunitari con residui chimici irregolari sono pari al 5,6% rispetto alla media Ue dell'1,3% e ad appena lo 0,9% dell'Italia.
La produzione nazionale può contare anche su qualità e varietà, elementi alla base della dieta mediterranea, giudicata la migliore al mondo dal best diet ranking 2021 elaborato dal media statunitense U.S. News & World Report. Eccellenza, tuttavia, sotto attacco da parte di sistemi di etichettatura a colori come il Nutriscore francese e quello a semaforo adottato in Gran Bretagna contro cui il governo italiano si sta battendo. Con l'emergenza Covid il tema della sicurezza alimentare è diventato anche più importante perchè, sebbene il virus SarsCoV2 non sia trasmesso dal cibo, per la Fao «la pandemia ha affinato l'attenzione sulle questioni relative alla sicurezza alimentare, come igiene, resistenza antimicrobica, malattie zoonotiche, cambiamenti climatici, frodi alimentari e i potenziali benefici della digitalizzazione dei sistemi alimentari, identificando inoltre debolezze o vulnerabilità nei sistemi di produzione e controllo degli alimenti».
Il Gazzettino