La Groenlandia si sta sciogliendo. E lo stop del riscaldamento globale potrebbe non bastare

La Groenlandia si sta sciogliendo: l'allarme dello studio sul riscaldamento globale
La Groenlandia rischia di sciogliersi, anche se il riscaldamento globale dovesse interrompersi nel giro di qualche anno. È l'allarme dello studio pubblicato sulla...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

La Groenlandia rischia di sciogliersi, anche se il riscaldamento globale dovesse interrompersi nel giro di qualche anno. È l'allarme dello studio pubblicato sulla rivista "Proceedings of the National Academy of Sciences of the USA" redatto dall'Istituto Potsdam per il clima e della Università Artica della Norvegia. Secondo i ricercatori, la Groenlandia sarebbe vicina a un punto di non ritorno: ancora qualche anno di aumento delle temperature e i ghiacci si scioglieranno in maniera inarrestabile. Anche qualora la temperatura media globale dovesse restare costante. 

Il riscaldamento globale, infatti, innesca un circolo vizioso di liquefazione del ghiaccio che, oltre un certo punto, si alimenta da solo, anche se il riscaldamento si ferma. Lo scioglimento dei ghiacci abbassa l'altezza dello strato, che viene esposto all'aria più calda delle quote inferiori, e quindi si scioglie più rapidamente. Secondo la ricerca, è possibile che uno strato di ghiaccio della Groenlandia, equivalente a 1 o 2 metri in più di livello medio dei mari, sia già destinato a sciogliersi, anche se questo potrebbe avvenire nel giro di secoli. La ricerca si base sulle osservazioni dal 1880 (data di inizio delle rilevazioni metorologiche scientifiche) fino ad oggi nel bacino di Jakobshavn. Secondo gli studiosi, i fenomeni rilevati qui sono applicabili anche al resto dell'isola.

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino