Giulia Ragazzini hackerata, rubato il profilo Instagram della Miss e influencer: «100mila euro di danni, non ho più nulla»

Giulia Ragazzini hackerata, rubato il profilo Instagram della Miss e influencer: «100mila euro di danni, non ho più nulla»
«Fino a pochi giorni fa avevo un profilo Instagram da 470 mila followers, valeva centinaia di migliaia di euro. Adesso non ho più nulla». Quell’account...

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«Fino a pochi giorni fa avevo un profilo Instagram da 470 mila followers, valeva centinaia di migliaia di euro. Adesso non ho più nulla». Quell’account per Giulia Ragazzini, Miss Europe e fashion influencer, è frutto del lavoro svolto negli ultimi 5 anni. Ma le è stato rubato con l’inganno e usato per truffare altri personaggi da “spunta blu” sul noto social.




Romana, classe 1996, per Giulia è un vero e proprio incubo iniziato con la proposta della creazione, da parte di un profilo Instagram altrettanto verificato, di una fanpage su Wikipedia India. Per realizzarla, la miss non avrebbe dovuto far altro che fornire una sua biografia completa di dati sensibili e il versamento di una quota di 250 dollari per le spese di gestione. «Lo so, sono stata sciocca a fidarmi - dice ora Giulia, che oltre a sfilare è anche avvocato - ma quella persona mi ha fornito molte prove. E ci sono cascata». 
 

Con le informazioni a disposizione è stato semplice per l’hacker impossessarsi dell’account, far sparire foto e accedere ai contatti della ragazza. «Un danno da circa 100 mila euro», spiega la miss che senza il suo strumento di lavoro non può onorare i contratti già firmati con diversi brand. 

Immediata la richiesta di assistenza a Instagram. Risultato? «Uno scandalo. Centinaia di segnalazioni anche tramite avvocato e da altri profili. Nessuna risposta». Il passo successivo è stata la denuncia in commissariato. L’ultima chance, un esperto informatico che Giulia pagherà profumatamente per provare a riavere quanto le è stato tolto. 

«La cosa che non riesco a sopportare - conclude l’influencer - è che questo individuo ora stia provando a truffare i miei contatti. Per favore, fate attenzione e non fidatevi. Non sono io a scrivervi». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino