Gira il mondo in bici, in Italia gliela rubano: arriva il bonifico dei cittadini per ricomprarla

Gira il mondo in bici, in Italia gliela rubano: arriva il bonifico dei cittadini per ricomprarla
La sua storia aveva fatto il giro del mondo, un episodio di cui l'Italia intera non è andata fiera ma che ha avuto un esito positivo. Etienne Godard, il medico...

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La sua storia aveva fatto il giro del mondo, un episodio di cui l'Italia intera non è andata fiera ma che ha avuto un esito positivo. Etienne Godard, il medico francese in viaggio da un anno in tutto il mondo, dopo 15 mila chilometri percorsi, arrivato a Castel Volturno è stato derubato della sua bici e dell'attrezzatura tecnica. Disperato aveva lanciato un appello su Facebook per poterla riavere indietro e così si è attivata una raccolta fondi.


Tutto il paese ha fatto una figuraccia: Etienne aveva attraversato posti più poveri, difficili dell'Italia, eppure non era mai successo nulla di simile. Il cuore degli abitanti di Castel Volturno però si è dimostrato ben più grande del malvivente che ha messo a punto il furto ed è partita una raccolta fondi per poter risarcire il medico della sua bici. Una gara di solidarietà a cui ha partecipato anche il sindaco e che ha visto il lieto fine con il bonifico al ciclista.
 


Sono stati raccolti 975, cifra che forse non sarà sufficiente a ripagare tutta l'attrezzatura, ma ha dimostrato la generosità di un paese che si è sentito mortificato per l'accaduto e che si spera potrà ridare fiducia negli italiani al turista. Etienne e la moglie hanno completato il loro giro e tra pochi giorni finirà il loro anno sabatico, ma nonostante il triste episodio il medico ha voluto precisare che non ce l'ha con gli italiani, in una lettera inviata a un amico napoletano, Francesco Langella, che lo ha aiutato a finire il giro dandogli una sua bici, ammette: Sono tutto frastornato dalla bellezza del vostro paese, la vostra generosità e la vostra accoglienza. Ma sono anche turbato e indignato per certe reazioni ancor più dopo questo lungo viaggio... ».
 


Poi conclude, «Io sono ben cosciente che questo furto sarebbe potuto accadere non importa dove in Europa, allora è importante precisare che noi non ne vogliamo nè agli italiani del nord nè a quelli del sud nè alle persone di origini straniere che vivono in condizioni difficili in Italia. Io penso che la problematica sociale del furto è molto più complessa. Domani Mathilde ed io pedaleremo in direzione di Sestriere con una bicicletta alleggerita ma il cuore e lo spirito carico di ricche emozioni. Grazie a tutti... a presto, io ritornerò a salutarvi calorosamente!». Speriamo che il gesto degli abitanti di Castel Volturno possa aver alleviato la sua delusione.  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino