Il mestiere dell'erborista potrebbe essere a rischio: il crocevia è il prossimo 27 febbraio. A puntare il dito è Angelo Di Muzio, presidente della Federazione...
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Un settore formato da oltre 6000 imprese, tra commercializzazione e produzione, e muove un giro di affari di oltre un 1 miliardo di euro. «L'omologazione della coltivazione delle piante officinali a una qualsiasi pratica agricola - spiega il presidente - distrugge la qualità e mina la sicurezza delle materie prime e dei loro derivati.
Tra l'altro, secondo il presidente della Fei, «salvando in modo idoneo e giuridicamente corretto la professione di erborista nessun danno ne verrebbe agli agricoltori e si tradurrebbe in un atto di responsabilità delle nostre istituzioni verso una categoria professionale che non può essere danneggiata da scelte inopportune e che, al contrario, merita di essere tutelata in quanto portatrice di valori culturali e scientifici maturati nel tempo». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino