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L'Università di Firenze si distingue nell'ambito della ricerca sul dolore oncologico, posizionandosi tra gli ambienti di studio più avanzati al mondo. L'ateneo è al primo posto nel mondo per lo studio del Trpa1, un recettore che ha un ruolo fondamentale nella cronicizzazione del dolore oncologico e di altri tipi di dolore ed è presente nelle cellule di Schwann, che avvolgono fibre nervose periferiche.
L'eccellenza fiorentina è certificata da Expertscape, società statunitense che individua esperti mondiali nelle varie discipline mediche, basandosi sulle citazioni degli articoli pubblicati su riviste scientifiche, ricavate da PubMed, uno dei principali e più autorevoli motori di ricerca internazionali in ambito biomedico. Sulla base di 1.125 articoli pubblicati negli ultimi 10 anni, i primi due esperti mondiali sul Trpa1 sono Romina Nassini e Pierangelo Geppetti, docenti di Farmacologia all'Università di Firenze, presso il Dipartimento di Scienze della Salute.
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L'Ateneo fiorentino, nella graduatoria per istituzioni redatta su questo tema, spicca sugli altri atenei e istituti di ricerca mondiali, fra cui l'Università Cattolica di Lovanio, la Johns Hopkins University, l'Università di California - Berkeley, l'Università di Harvard e altre prestigiose istituzioni. Gli studi dei ricercatori fiorentini, che hanno individuato nel Trpa1 la causa della cronicizzazione della neuroinfiammazione e del dolore, sono stati condotti anche grazie ad un importante finanziamento europeo: un Grant dell'European Research Council (Erc-2019) assegnato a Pierangelo Geppetti, nell'ambito del programma di ricerca e innovazione Horizon 2020 dell'Unione europea. Le ricerche aprono la strada alla creazione di farmaci specifici per il dolore oncologico, che superino quelli attuali basati su comuni analgesici e oppiacei.
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Il Gazzettino