Dieta estiva salvagengive, in un mese riduce del 40% le infiammazioni

E se l'estate servisse anche a pensare un po' di più a bocca e denti? Oltre ad una corretta igiene quotidiana (attenzione a lavarsi bene le mani che spesso...

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E se l'estate servisse anche a pensare un po' di più a bocca e denti? Oltre ad una corretta igiene quotidiana (attenzione a lavarsi bene le mani che spesso finiscono sulle labbra) potrebbe essere importante anche rivedere il menù. Scegliendo i cibi-cura per la nostra dentatura. Una dieta corretta, infatti, arriva a ridurre, in poco più di un mese, fino al 40% delle infiammazioni gengivali.


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«Cambiare alimentazione è la prima delle regole da ricordare. Esistono, infatti, cibi curativi” per le gengive, i denti e gli impianti dentali, grazie alle proprietà antinfiammatorie, antiossidanti, antibatteriche  - spiega Luca Landi, presidente della Società italiana di parodontologia e implantologia – In estate è semplice arricchire il menù con cibi amici di denti e gengive. La vitamina C contenuta in peperoni, rucola, kiwi, ribes e ananas per esempio è un potente antiossidante che protegge le cellule favorendo il rinnovamento del tessuto connettivo. La vitamina D di sgombri, tonno, salmone, gamberi, ostriche e funghi favorisce la salute delle ossa, dei denti e ha proprietà antibatteriche e di modulazione della risposta immunitaria.
 

Le vitamine A, E, e il complesso vitaminico B sono antinfiammatori potenti e quasi un toccasana per la malattia parodontale mentre  il resveratrolo contenuto nell’uva, nel vino ma anche in mele e arachidi è stato studiato per la prevenzione della malattia parodontale. Si tratta di veri e propri alimenti-farmaci. Al contrario, una dieta ricca di grassi favorisce l’infiammazione, amplificando gli effetti di malattie croniche come la parodontite,  lo stesso avviene se si esagera con gli zuccheri. Modificare la propria dieta, riducendo i grassi e gli zuccheri raffinati ma aumentando l’assunzione di verdure, frutta, pesce e frutta secca, già dopo 4-8 settimane può portare alla riduzione di oltre il 40% dell’infiammazione a livello delle gengive».


Molto importante è anche saper riconoscere i sintomi di queste malattie: gli specialisti le hanno riunite nel sito gengive.org o nell’app gratuita GengiveInForma. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino