Cruciani fa infuriare gli animalisti: "Anche noi adottiamo gli agnellini..." /Guarda

Cruciani fa infuriare gli animalisti: "Anche noi adottiamo gli agnellini..." (Twitter)
E anche quest'anno Giuseppe Cruciani ha trovato il modo di attirare su di sé le critiche e gli insulti degli animalisti. La saga dello scontro tra il conduttore de...

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E anche quest'anno Giuseppe Cruciani ha trovato il modo di attirare su di sé le critiche e gli insulti degli animalisti. La saga dello scontro tra il conduttore de 'La Zanzara' e le associazioni di animalisti e vegani si arricchisce infatti di un nuovo capitolo.


Non è un mistero che il conduttore radiofonico romano sia un amante della carne e non gradisca le imposizioni degli animalisti e dei vegani che vorrebbero vietarne il consumo. Già nei mesi scorsi ci sono state diverse tensioni; tutto iniziò nel novembre 2015, quando Cruciani provocò con una foto su Facebook in cui appariva accanto ad un coniglio morto e la didascalia: 'Buongiorno animalisti'. In quell'occasione il conduttore scatenò durissime reazioni, culminate in un sit-in di protesta sotto gli studi di Radio 24, dove Cruciani provocò gli animalisti brandendo un salame in mano. Anche Luca Bizzarri solidarizzò con lui, ma su Facebook si ritrovò la foto con un salame rimossa, probabilmente dopo un boom di segnalazioni da parte di vegani e animalisti.

Due giorni fa, invece, l'ultimo capitolo della faida tra Cruciani e gli animalisti. Dopo le foto di Silvio Berlusconi con l'agnellino, sembra dilagare la mania del voler apparire come salvatori di poveri animali sacrificati giovanissimi per imbandire le nostre tavole a Pasqua.

 


Iniziative che non sembrano essere piaciute molto al conduttore, che su Twitter ha provocato nuovamente con la foto di tre 'abbacchietti' morti a cui ha dato anche i nomi: Ester, Richard e Asmodeo. Inutile sottolineare quanto in molti, non solo tra gli animalisti, non abbiano gradito la foto, considerata una provocazione gratuita. Cruciani, dal canto suo, si difende così: «Io sono per la libertà a tavola, nessuno deve dirmi cosa devo o non devo mangiare». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino