Compra un'auto di lusso da 47mila euro, il Comune gli toglie la casa popolare

Compra un'auto di lusso da 47mila euro, il Comune gli toglie la casa popolare
VIAREGGIO - L’affitto sociale e l’auto di lusso non possono convivere sotto lo stesso tetto: quello di una casa popolare. Per questo, a causa di un acquisto incauto,...

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VIAREGGIO - L’affitto sociale e l’auto di lusso non possono convivere sotto lo stesso tetto: quello di una casa popolare. Per questo, a causa di un acquisto incauto, ad un inquilino delle case Erp è stato notificata dal Comune di Viareggio la decadenza dell’assegnazione. Ed entro sei mesi – dunque prima dell’estate – l’assegnatario e la sua famiglia dovranno rilasciare l’alloggio. Lo scrive La Nazione.


Tre stanze, un appartamento da 57,58 metri quadrati al Campo d’Aviazione. In via Antonini. Sono stati gli agenti della polizia municipale ad accertare che il 27 giugno scorso l’uomo ha acquistato presso una concessionaria una Bmw, duemila di cilindrata, da 47mila 500 euro. Sfizio che in pochi possono permettersi, e soprattutto possono permettersi di mantenere. Certamente un auto incompatibile con il tenore di vita di chi ha diritto, un diritto sacrosanto, alla casa pubblica.

La legge regionale in materia sancisce infatti, tra le cause di decadenza, anche la disponibilità di beni mobili il cui valore supera il 25% il limite massimo di reddito consentito per accedere alla misura di sostegno. Ed è per questo che lo scorso 10 ottobre il Comune ha avviato il procedimento amministrativo di risoluzione del contratto di locazione, perfezionato il 31 ottobre. A cui l’inquilino il 20 novembre si è opposto, protocollando in Comune le proprie controdeduzioni. Che non sono state accolte, considerate insufficienti in quanto: «la buona fede nell’acquisto dell’autovettura e l’assenza di alcun intento ‘fraudolento’ – si legge della determina firmata dal dirigente alle politiche abitative, Fabrizio Petruzzi – non sono in alcun caso contemplate nell’ipotesi decadenziale».


In sintesi l’uomo si sarebbe giustificato spiegando di non essere uno scroccone, ma questo non gli è bastato per conservare il diritto all’alloggio. L’atto di decadenza riconduce all’oggettività della contestazione: «la proprietà di un bene di valore non indifferente testimonia l’esistenza di una situazione reddituale non compatibile con il diritto a continuare ad essere assegnatario di un alloggio Erp, prescindendo dalla provenienza della risorsa economica». Anche se si tratta di un’entrata occasionale.
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Il Gazzettino