Occhi a rischio. E non solo per i bagliori più o meno molesti a cui sono sottoposti in questi giorni (e soprattutto notti) di festa. Fra lucine intermittenti...
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Come informa l'Agenzia del farmaco «La serie di verifiche cui sono sottoposti i medicinali in commercio, può talvolta evidenziare una variazione del rapporto tra rischio e beneficio nell’uso del farmaco o, più semplicemente, un’efficacia minore rispetto a quella attesa. In altre occasioni, poi, un medicinale sottoposto ai controlli può non presentare la composizione qualitativa e quantitativa dichiarata nei documenti che ne accompagnano il percorso di vita. In tutti questi casi l’Aifa, per tutelare la salute del cittadino, interviene con una serie d’azioni che possono andare dalla sospensione al divieto di vendita (...)
un provvedimento amministrativo che, con effetto immediato, impedisce dal momento della sua entrata in vigore, la vendita sul territorio nazionale di una specialità medicinale (anche se registrata con procedura centralizzata o di mutuo riconoscimento), di prodotti medicinali non dotati di Autorizzazione all’Immissione in Commercio (ad esempio prodotti galenici, prodotti magistrali, eccetera), sempre per motivi di sanità pubblica».
Nel caso del collirio: «Quando il difetto di produzione riscontrato in un farmaco è invece individuabile in specifici lotti, vale a dire in una o più determinate quantità del farmaco in questione, l’Aifa interviene ritirandoli in via cautelativa dal mercato». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino