Il gas serra mette in pericolo la produzione agricola: un terzo a rischio nel 2100

Clima, un terzo della produzione agricola mondiale a rischio nel 2100
Se le emissioni di gas serra continuassero a crescere con il ritmo attuale, un terzo della produzione alimentare mondiale sarebbe a rischio alla fine di questo secolo. A...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Se le emissioni di gas serra continuassero a crescere con il ritmo attuale, un terzo della produzione alimentare mondiale sarebbe a rischio alla fine di questo secolo. A sostenerlo è una ricerca dell'università finlandese di Aalto, pubblicato sulla rivista One Earth. I ricercatori hanno calcolato che circa il 95% dell'attuale produzione agricola proviene da aree definite «spazio climatico sicuro», dove temperatura, piogge e aridità rientrano entro certi limiti. Se le temperature alla fine del secolo salissero di 3,7 gradi dai livelli pre-industriali, queste aree sicure si ridurrebbero drasticamente, soprattutto in Asia meridionale e sudorientale e nella zona del Sahel in Africa.

Clima, Greta Thunberg: «Chiederemo al Parlamento europeo di bocciare riforma Pac»

Oms e il rapporto ritirato: «Via il nostro nome dal libro». Ma l'editore ignora la diffida

Se invece il mondo riducesse le emissioni in misura sufficiente a rispettare gli obiettivi dell'Accordo di Parigi (mantenere il riscaldamento globale entro 2 gradi dai livelli pre-industriali, se possibile entro 1,5 gradi), solo dal 5 all'8% della produzione agricola mondiale sarebbe a rischio.

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino