Si era appisolata con le cuffie nelle orecchie ascoltando musica. Si è risvegliata in preda al panico mentre sentiva parte della faccia bruciare. È successo a una...
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«Ho sentito bruciare e me le sono strappate di dosso - ha raccontato la donna che, dopo due ore di volo, ha visto le scintille e ha notato un principio di incendio - Le ho calpestate per cercare di fermare il fuoco, ma già altrie persone stavano gettando sopra dell’acqua». Per tutti i passeggeri a bordo si è trattato solo di un grande spavento e il viaggio è continuato, nonostante la cabina si fosse riempita di fumo, il forte odore di plastica bruciata si fosse dispersa nell'aria e i viaggiatori tossissero in continuazione. Poteva andare peggio anche alla protagonista della vicenda, che se l'è cavata con lievi bruciature sulle mani e sui capelli.
L'incidente è avvenuto lo scorso 19 febbraio: a scatenare il principio di incendio sarebbero state le batterie all’interno delle cuffie, che si sarebbero surriscaldate e avrebbero preso fuoco. Al momento non sono stati resi noti né la marca, né il modello dell'articolo. L'unico dato abbastanza certo, visti i precedenti, è che si potrebbe trattare di batterie al litio, le stesse che hanno causato diversi incidenti del genere, portando al ritiro dei Samsung Note 7. Mentre continuano le indagini, a dare la notizia degli auricolari in fiamme in volo è stata l'Australian transport safety bureau (l'Agenzia per la sicurezza dei trasporti australiana) che, postando la foto della donna sui social, ha dato le linee guida da rispettare per un viaggio sicuro. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino