Una parte del cervello cresce fino a 30 anni

Una parte del cervello cresce fino a 30 anni
È considerato l’elisir di lunga vita: per la salute cerebrale e di conseguenza per quella di qualsiasi individuo. Quando si parla di plasticità neuronale, si...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
È considerato l’elisir di lunga vita: per la salute cerebrale e di conseguenza per quella di qualsiasi individuo. Quando si parla di plasticità neuronale, si intende la capacità del tessuto che compone il sistema nervoso di modificare le relazioni tra i singoli neuroni: attraverso l’eliminazione di alcune sinapsi e la formazione di nuove. Il processo risente anche dell’esperienza, ma fino a pochi anni fa si era convinti che s’esaurisse nel corso dell’infanzia. O che, tutt’al più, potesse andare avanti fino all’adolescenza. Un’ipotesi da riconsiderare, a questo punto.


Insomma il cervello è «plastico» fino a 30 anni.   A consigliare maggiore prudenza è uno studio pubblicato sulla rivista «Science». Come risultato della ricerca, viene messa in relazione la capacità dell’essere umano di riconoscere i volti con lo sviluppo anatomico di una regione specializzata della corteccia cerebrale, individuabile nella faccia inferiore del lobo temporale. L’analisi, realizzata mediante tecniche di risonanza magnetica, ha permesso di verificare come un’abilità sempre maggiore nel riconoscimento dei volti si associ a un aumento delle dimensioni di questa regione del cervello. Un processo che ha inizio dall’infanzia e si protrae fino quasi ai trent’anni: ben oltre quella che era considerata la soglia massima.
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino