Brancaccio, guerra sull'eredità (milionaria) della principessa: ha lasciato tutto ai romani bisognosi: dal teatro ai palazzi, cosa c'è nel testamento

Maria Luisa Bottini, unica parente in vita della principessa, ha intrapreso una causa davanti ai giudici

Brancaccio, guerra sull'eredità (milionaria) della principessa: ha lasciato tutto ai romani bisognosi: dal teatro ai palazzi, cosa c'è nel testamento
E' guerra sull'eredità della famiglia Brancaccio, storica famiglia nobiliare. La principessa Fernanda Ceccarelli Brancaccio, morta nel 2014 a 107 anni, avrebbe...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

E' guerra sull'eredità della famiglia Brancaccio, storica famiglia nobiliare. La principessa Fernanda Ceccarelli Brancaccio, morta nel 2014 a 107 anni, avrebbe scritto un testamento con cui lasciava l'omonimo teatro di via Merulana, alcuni edifici in viale Manzoni, una tenuta agricola a San Gregorio di Sassola e titoli per 20 milioni di euro circa ai cittadini romani bisognosi, o meglio alla Fondazione Marcantonio Brancaccio, di cui è presidente il sindaco di Roma. Lo scrive La Repubblica

Maria Luisa Bottini, unica parente in vita della principessa Fernanda Ceccarelli Brancaccio, oggi settantenne pensionata, ha intrapreso una causa davanti ai giudici dell'ottava sezione civile. E ieri c'è stata un'udienza importante. Infatti sono stati depositati numerosi documenti, atti che secondo la pretendente farebbero emergere dubbi sul testamento. Il giorno in cui è stato scritto infatti la nobildonna, anziana e poco istruita, avrebbe redatto quattro documenti di suo pugno. E lo avrebbe fatto, sostiene la Bottini, in assenza dell'amministratore di sostegno, una figura che il tribunale aveva nominato per assistere la donna, che all'epoca aveva compiuto 102 anni.

La posizione della parente della principessa è chiara: pretende che i suoi titoli ereditieri vengano riconosciuti e, magari, che venisse sequestrato il patrimonio affidato alla Fondazione Marcantonio Brancaccio. Una richiesta già bocciata dal giudice, che ha ricordato la vicenda accaduta a un lontano pronipote della principessa, Ferdinando Massimo.

Il testamento

Il testamento su cui si basa il lascito della principessa in favore del comune prevede inoltre che la fondazione debba essere presieduta dal sindaco di Roma e che tutti i guadagni debbano andare ai "cittadini romani bisognosi". 

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino