Bimbo di 11 anni scappa da Pontedera per vedere il Colosseo: in fuga per 350 chilometri

Bimbo di 11 anni scappa da Pontedera per vedere il Colosseo: in fuga per 350 chilometri
La giustificazione, per quanto altissima, non bilancia lo spavento vissuto ieri dalla mamma del bimbo di 11 anni che è fuggito percorrendo in treno quasi 350 chilometri da...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

La giustificazione, per quanto altissima, non bilancia lo spavento vissuto ieri dalla mamma del bimbo di 11 anni che è fuggito percorrendo in treno quasi 350 chilometri da Pontedera (Pisa) a Roma cambiando anche convoglio almeno una volta. Il bimbo, nato in Italia da una coppia di immigrati, si è allontanato dalla scuola elementare "De Amicis" della cittadina toscana e solo dopo molte ore è stato rintracciato dalla Polfer alla stazione Tiburtina: «Sto bene, volevo solo vedere il Colosseo», ha spiegato il fuggitivo agli agenti che nel frattempo avevano telefonato alla madre divorata dall'angoscia.

Il marito al momento è nel paese d'origine e lei si è trovata sola ad affrontare la paura per la sorte del figlio. Lo avevano cercato per ore a Pontedera, ma lui era già molto lontano dopo avere beffato maestre e bidelli.

«Ma come hai fatto per il biglietto?», gli hanno chiesto gli agenti. «Mi sono nascosto nei bagni ogni volta che arrivava il controllore», la prontissima risposta dell'undicenne.

E chissà se il futuro sindaco di Roma lo inviterà in gita ufficiale - e con la mamma e il papà, questa volta - per soddisfare la sua non comune ma ancora troppo rischiosa curiosità. 

 

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino