Scandalo a luci rosse in Argentina. Il deputato Juan Ameri, mentre era collegato con i suoi colleghi per una seduta virtuale in cui si doveva discutere del sistema pensionistico...
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Juan Ameri, che è membro del partito Peronista al governo e rappresentante della provincia di Salta, si è poi difeso dicendo che credeva che la connessione fosse interrotta. «È stato solo un gesto di affetto», si è scusato. Ma a nulla sono valse le sue giustificazioni: il presidente della Camera, Sergio Massa, ha infatti interrotto la seduta e chiesto la sospensione di Ameri. «In questi mesi, abbiamo dovuto convivere con immagini di deputati che si addormentavano o si presentavano in abbigliamento indecoroso, durante le sedute, ma questa volta siamo di fronte a un infrazione grave», ha detto Massa, che poi ha chiesto l'applicazione dell'articolo 188 del regolamento per attuare la sospensione del parlamentare. D'accordo con i leader dell'opposizione, Massa ha inoltre chiesto che gli venga comminata una sanzione per le sue azioni.
A poche ore dallo scandalo, Ameri ha deciso di presentare le dimissioni. «Non ho avuto in alcun modo l’intenzione di mancare di rispetto a questa onorevole Camera e ai miei colleghi deputati e deputate, né al popolo di Salta che mi ha eletto. Cosciente della responsabilità che la mia carica rappresenta, pongo a disposizione la mia rinuncia al mandato di deputato nazionale».
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Il Gazzettino