Alex, divorato da un batterio mangia-carne, torna a sorridere

Alex Lewis
LONDRA - Alex Lewis, il 34enne inglese che è stato divorato da un batterio mangia-carne, perdendo gambe, braccia e labbra, non abbandona il suo ottimismo e afferma: "Questo è...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
LONDRA - Alex Lewis, il 34enne inglese che è stato divorato da un batterio mangia-carne, perdendo gambe, braccia e labbra, non abbandona il suo ottimismo e afferma: "Questo è stato l'anno migliore della mia vita".




Il calvario di Alex è iniziato nel 2013. Pensava di avere una normale influenza, invece un batterio mangia-carne lo stava divorando. E' stato ricoverato in terapia intensiva a causa dello choc tossico causato dal batterio. Ed è stata necessaria l'amputazione di braccia e gambe. Inoltre, l'uomo ha perso anche le labbra.



Alex però, come racconta il Mirror, non ha mai mollato. Ora dopo tre mesi di terapie all'Ospedale Regina Mary a Roehampton (Londra) è sulla buona strada per iniziare a camminare. L'uomo riesce finalmente a giocare con il figlio Sam di quattro anni e prevede anche di percorrere la navata della chiesa nel giorno del suo matrimonio con la compagna Lucy, che non l'ha mai lasciato solo.



L'uomo riesce perfino a scherzare sulla malattia: "Sembro un personaggio dei Simpson". E oggi guarda al futuro con ottimismo: "Non avrei mai pensato che il corpo e la mente potessero adattarsi alla nuova situazione. Ho capito cose mai provate. E' davvero l'anno più brillante della mia vita". Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino