Guida a 230 km/h e posta la foto su Snapchat: poche ore dopo, l'inevitabile tragedia

Addil Haroon
Posta una foto su Snapchat in cui il suo tachimetro segna 230 chilometri orari con la sua macchina sportiva e 24 ore dopo, bruciando un semaforo rosso, uccide un altro pilota. ...

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Posta una foto su Snapchat in cui il suo tachimetro segna 230 chilometri orari con la sua macchina sportiva e 24 ore dopo, bruciando un semaforo rosso, uccide un altro pilota.








Addil Haroon di 19 anni aveva noleggiato un'Audi A6 con cui si è divertito a superare il limite di velocità e ha mostrato le sue "performance" sui social. La sua imprudenza però purtroppo ha causato una tragedia e ha ucciso Joseph Brown-Lartey in un incidente stradale.



Secondo quanto riporta il Mirror ad assistere alla scena c'era una volante della polizia che ha visto uscire il ragazzo incolume dall'auto per poi tentare di fuggire su un taxi. Oggi, dopo un anno dall'incidente, Addil è stato condannato a sei anni di carcere. Il giovane ha più volte negato il suo coinvolgimento dell'incidente ma ad incastrarlo sono stati sempre i social network in cui si sarebbe vantato con gli amici di quanto accaduto e dove avrebbe sostenuto che se la sarebbe cavata al massimo con un solo anno di reclusione.



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Il Gazzettino