Scabbia all'ospedale "Goretti" di Latina, processo per quattro medici

Scabbia all'ospedale "Goretti" di Latina, processo per quattro medici
Non si sono accorti che una paziente era affetta da scabbia e quando l'hanno diagnosticata la donna era in condizioni talmente gravi che é deceduta mentre altre 55...

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Non si sono accorti che una paziente era affetta da scabbia e quando l'hanno diagnosticata la donna era in condizioni talmente gravi che é deceduta mentre altre 55 persone sono rimaste contagiate tanto da rendere necessaria la chiusura di un intero reparto dell'ospedale Santa Maria Goretti di Latina per quattro giorni. Una vicenda che risale al marzo 2013 e per la quale cinque persone - tutti medici - sono sotto processo per reati che vanno dall'omicidio colposo all'epidemia colposa all'omissione di atti d'ufficio. Vittima una donna di 78 anni i cui familiari si sono costituiti parte civile con l'avvocato Leonardo Palombi. Alla paziente i sanitari di tre diversi presidi ospedalieri, prima l'Idi di Roma, poi il Fiorini di Terracina e infine il Santa Maria Goretti di Latina, non avevano diagnostica la scabbia di tipo norvegese e l'infezione, insieme ad altre patologie, ne aveva provocato la morte.

LA RICOSTRUZIONE

La situazione era peraltro degenerata perché la malattia aveva contagiato oltre cinquanta persone del reparto dove l'anziana era ricoverata ed era stato anche necessario effettuare la profilassi su circa 400 persone oltre che chiudere il reparto medicina donne per qualche giorno per evitare il diffondersi dell'infezione. Della vicenda sono chiamati a rispondere i medici Donatella Sordi di Roma, Alessandro Annetta di Latina, Concetta Potenza di Roma, Ilaria Proietti di Latina e Riccardo Pampena di Formia che secondo l'inchiesta, condotta dal sostituto procuratore Giuseppe Miliano, non hanno diagnosticato la scabbia facendo degenerare la situazione. Era stato proprio Miliano a chiedere ed ottenere che il processo si svolgesse con giudizio immediato. Ieri in aula il Tribunale presieduto da Francesco Valentini ha ascoltato l'ex comandante del Nas Massimo Minicelli il quale ha ricostruito quanto accaduto nel 2013 e ha spiegato i controlli e le verifiche effettuate dai militari del Nucleo antisofisticazioni dei carabinieri. Nella prossima udienza si proseguirà con gli altri testi dell'accusa.
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Il Gazzettino