Venezia si spopola e muore: vi spiego il perché

Venezia si spopola e muore: vi spiego il perché
A Venezia l’assenza di una qualsiasi regolamentazioni dei flussi turistici  ha portato a più riprese la città agli onori delle cronache per episodi di...

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A Venezia l’assenza di una qualsiasi regolamentazioni dei flussi turistici  ha portato a più riprese la città agli onori delle cronache per episodi di degrado e paradossalmente di avversione per i turisti da parte dei residenti.


Si parla sempre della salvaguardia fisica  e ambientale di Venezia, molto meno di quella socioculturale, pure questa giustamente prevista con pari dignità delle precedenti dalle diverse leggi speciali approvate  in favore della città lagunare. A differenza della salvaguardia fisica e ambientale, da cui di fatto il Comune di Venezia è stato estromesso, i fondi per la salvaguardia socioculturale, destinati soprattutto a  interventi per l’erogazione di contributi  per  la  manutenzione e  il  restauro  conservativo  degli edifici al fine di impedire l’esodo degli  abitanti sono stati di gran lunga inferiori di quelli destinati ad altre finalità e affidati alla gestione  del Comune.

I dati del crollo dei residenti  nelle isole e nel centro storico veneziano  dimostrano  inadeguatezza e incongruità di questi provvedimenti che se sollevavano i proprietari di immobili dai costi di manutenzione più elevati, non hanno creato nuove opportunità residenziali. Del resto la questione residenza è strettamente connessa anche  alle opportunità di lavoro e, se si eccettua il settore alberghiero e commerciale, le decisioni di ministeri e comune hanno portato quasi tutti gli uffici pubblici a Mestre o a piazzale Roma. A questo dato di fatto va aggiunta la  inadeguata gestione del patrimonio immobiliare pubblico nel centro storico e nelle isole da parte dell’azienda regionale competente.

Viene spontaneo chiedersi  quanti edifici oggetto di interventi finanziati con leggi speciali  sono stati ceduti a chi li utilizza come seconde case o vengono impiegati come strutture ricettive. Troppi. Da qui bisogna ripartire se si vuole garantire veramente la residenza e con essa la salvaguardia socio culturale di Venezia e isole.  


Giuseppe Barbanti
Mestre 
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Il Gazzettino