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per fine del mio contratto di noleggio a lungo termine, vorrei acquistare un'auto e mi sono imbattuto in un fenomeno tutto italiano, un trucchetto "border line" che l'Autorità Garante dovrebbe subito indagare e debellare per poi sanzionare in modo pesante.
Tutti i concessionari delle 6 o 7 Case automobilistiche che ho visitato nell'ultimo mese fra Veneto e Friuli, ma proprio tutti, propongono ai clienti non il nuovo ma le auto che hanno in "magazzino". E fin qui poche sorprese anche se - nonostante la crisi nera del mercato - applicano ridicoli sconti di facciata per poi caricare migliaia di euro di accessori e orpelli ("Eh, sa, l'abbiamo in casa solo così, altrimenti deve aspettare 3 o 4 mesi per la consegna...") .
Ma ciò che è più grave, tutte, ma proprio tutte le Case applicano presunti maxi sconti - dai 1.200 euro in su - SOLO in caso di acquisto con finanziamento rateale. E nessuno sconto di quel livello se paghi subito e per intero il valore dell'auto. Incredibile e molto sospetto. In pratica si è creato un "cartello" che impone di indebitarsi sempre e comunque.
E qui viene il bello: i venditori, salvo rarissimi casi, guadagnano su tali contratti e cercano di farti credere che sia un vantaggio e un vero affare per il cliente sottoscrivere tali finanziamenti: "Lei avrà anche la garanzia e l'assicurazione compresa (mai la Rc Auto, però, ndr) nel piccolo finanziamento di cui la omaggiamo, bontà nostra...".
La verità è ben diversa e invito tutti i consumatori a fare le opportune verifiche e i conti.
Fra spese di gestione, pratiche, bolli e ammennicoli vari si arriva a interessi Taeg oltre l'8% con le garanzie assicurative che poi scadono e che si dovranno andare a pagare (di più) con la propria compagnia di RC oltre a non avere alcuna riduzione negli anni di finanziamento anche in caso di nessun evento previsto dal contratto (ossia furto, incendio, grandine ecc.).
In pratica le Case "subappaltano" la clientela a finanziarie o società di leasing e di credito (le stesse da cui ricevono finanziamenti o che coprono i loro debiti) per accaparrarsi futuri "polli da spennare" mentre li caricano fin da subito di spese e pubblicità di ogni tipo al limite dello stalking. Questo il mercato: la pandemia ha addirittura peggiorato le cose rispetto a prima: ancora più squali e furbetti o, nella migliore delle ipotesi, venditori di fumo.
Lettera firmata
Mestre (Ve) Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino