Caro Gazzettino, la rabbia sale, tante e troppe volte noi "Familiari Vittime della strada" abbiamo denunciato la pericolosità...
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la rabbia sale, tante e troppe volte noi "Familiari Vittime della strada" abbiamo denunciato la pericolosità e chiesto interventi, la Regione Veneto stessa ha il quadro completo dei piani, aveva avviato un Osservatorio per la Sicurezza stradale anche con la nostra Associazione, ma è stato convocato una sola volta, una beffa!
E siamo a piangere l'ennesimo mortale in Romea e un altro angelo in cielo, il cielo è già pieno di Angeli, non c’era bisogno della piccola Lucia. Saranno chiarite le dinamiche dell’incidente, ma poco importa che si indaghi a posteriori.
Chiamare la Romea strada assassina è improprio, i veri assassini sono coloro che sono rimasti insensibili, sordi e inerti negli anni, le non decisioni nella messa in sicurezza di questa strada che miete decine e più vittime all’anno deve ricadere nelle coscienze dei politici e amministratori che, nell’interesse proprio, hanno bloccato lo sviluppo e la sicurezza dei tanti utilizzatori.
La Romea è una arteria inadeguata per il traffico intenso che transita, si realizzi la nuova Romea, siano intanto potenziati i controlli di velocità con l’impiego delle pattuglie in attesa dei mezzi tecnologici, si pensi “al risparmio di vite” e non ai meri interessi.
Intanto a giorni partirà una campagna in collaborazione con la Provincia di Venezia per sensibilizzare sull'importanza di far viaggiare in modo sicuro i bimbi in auto: il mancato uso dei sistemi di protezione aumenta dell'80% la probabilità di decesso del trasportato.
Pierina Guerra
Ass. Familiari vittime della Strada - Venezia Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino