Multato due volte nella Ztl, colpa delle regole sempre più cervellottiche

Multato due volte nella Ztl, colpa delle regole sempre più cervellottiche
Gentile Direttore, ho preso una multa a Mestre, anzi due! Echissenef…, dirà lei. Certo, è un fatto privato ma mi permetta di ringraziare suo tramite la...

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Gentile Direttore, ho preso una multa a Mestre, anzi due! Echissenef…, dirà lei. Certo, è un fatto privato ma mi permetta di ringraziare suo tramite la nuova amministrazione comunale che è riuscita a dimostrare ancora una volta come anche le migliori intenzioni, se mal realizzate, possano rivelarsi un boomerang.


Un sabato mattina di novembre 2015: transito in via Pio X, violando per ben due volte la ZTL nella convinzione che non fosse attiva nel week end, come annunciato. Vivo a Mestre da sempre pur lavorando fuori regione e ho visto nascere tutte le ZTL che negli anni gli amministratori hanno avuto la fantasia di immaginare e realizzare: ZTL “assolute” solo per mezzi pubblici (una full time in via Olivi ed una part time per alcuni veicoli in via Colombo, altro fulgido esempio di confusione), ZTL  “relative” con alcuni veicoli autorizzati come motocicli e ciclomotori; da ultimo, appunto lo scorso anno, ZTL “a tempo”: qualche giorno sì e qualche giorno no.

Queste ultime sono nate per attenuare lo spopolamento commerciale del centro cittadino, nobile intento: ma perché deve essere così faticoso per il normale cittadino (o lo straniero) dover seguire regole sempre più cervellotiche e cangianti, come se il primo improvvisatore di turno una volta avuto il potere lo esercitasse con l’esperienza di un ragazzino? Una volta almeno c’erano dei segnali luminosi all’imbocco delle ZTL che a colpo d’occhio consentivano di non doversi fermare (sic!) per leggere cartelli sempre più piccoli e incompleti!! Ora invece abbiamo avuto annunci roboanti del provvedimento di sospensione delle ZTL, di cui mi sono fidato, anche se alcune ne erano rimaste escluse ed i cartelli non erano ancora adeguati.

Forse potrei fare ricorso, ma non voglio entrare in un vortice ancora peggiore: pagherò 190 euro, provando a seguire altre complesse istruzioni e sperando di non sbagliare nei tempi e nei modi (cos’è un “bonifico con valuta compensata”?), pena certamente ulteriori costi e rotture!!

Un ultimo piccolo aneddoto: lo scorso anno, prima dell’attivazione del tram per Venezia, sono transitato in moto lungo via Pio X e all’altezza dell’incrocio con via Colombo  ho chiesto ad una pattuglia di Vigili Urbani se potessi svoltare a destra verso piazza Barche (il cartello era incomprensibile): attimi di smarrimento, rapida consultazione all’interno della vettura e poi all’unisono ho raccolto un “sì” da un vigile ed un “no” dalla collega vigilessa. Momenti di imbarazzo e poi  il loro suggerimento finale: “Non si potrebbe ma giri pure , tanto non c’è la telecamera …”. Buon senso che evidentemente manca a chi oggi mi ha mandato i due verbali.

Mi fermo qui, ma mi piacerebbe almeno essere inserito tra i tanti benefattori del Comune di Venezia ed avere un qualche riconoscimento come per esempio un biglietto per partecipare ad un evento, organizzato anche con i soldi della mia multa: chiedo troppo?


Buona giornata.
Enrico Caruso Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino